L’ha detto Sarri, domenica sera, molto tardi, per sottolineare un aspetto ch’è indiscutibile, perché se risultati hanno un senso – e ce l’hanno – vuol dire che questo Napoli, quello che da otto anni va in Europa, da tre segna oltre cento gol (e ne manca uno solo per raggiungere il traguardo), è forte, nel senso letterale del termine: lo è per essere considerato «grande», al fianco delle altre anti-Juventus, molto più che una dominatrice, verrebbe da dire una Monarca. «Per rinforzare quest’organico e renderlo ancora più competitivo, servirebbero acquisti da 80-100 milioni e non penso che questo il Napoli possa permetterseli». E’ una verità, che testimonia il valore raggiunto del club, attraverso la propria Idea di calcio, e che non impigrisce certo le ambizioni: è la rappresentazione fedele di una situazione economica d’una società che, pur avendo costruito in tredici anni un capolavoro, non ha la ricchezza – di budget – di altre. Non è un limite, essere meno ricchi (economicamente): è semplicemente una condizione che, nel calcio, e lo dimostra il calcio di Sarri, non abbrutisce.
Fonte: CdS