ESCLUSIVA – Andrea Berta (team manager Sanremo): “Il Napoli rispecchia le idee tattiche del suo mister. Ecco cosa manca per far decollare in Italia il vivaio”

All'interno le parola del team manager del San

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Dopo domenica il Napoli di Sarri ha lanciato la volata per il secondo posto, attualmente occupato dalla Roma, però al tempo stesso non si spengono gli echi sul calciomercato dove gli azzurri vogliono dire la loro nella sessione estiva. Ilnapolionline.com ha intervistato il team manager del Sanremo Andrea Berta sul momento del club partenopeo e sul settore giovanile in generale in Italia.

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Un suo bilancio sulla stagione in serie D del Sanremo, si ritiene soddisfatto del campionato della compagine ligure? Per quanto riguarda il Sanremo non mi posso dire soddisfatto, da neopromossa ci giochiamo i playoff all’ultima giornata ma senza gli infortuni che hanno costretto giocatori fondamentali a lunghi stop,e un po’ più di continuità da parte di qualcun altro (in primis Cosmo Palumbo vecchia conoscenza del settore giovanile partenopeo) staremmo parlando di un altro campionato”.

Lei in passato è stato nel settore giovanile, cosa manca a suo avviso ai vivai italiani per fare il definitivo salto di qualità? “Ai settori giovanili manca una reale volontà da parte delle società (a qualsiasi livello) di investire sui propri vivai. Il non facile periodo economico sicuramente non e’ di aiuto, ma investire economicamente sul settore giovanile non e’ una prerogativa della maggior parte delle società italiane, strutture carenti e in molti casi assenti, istruttori poco preparati e ruoli anche di importanza fondamentale affidati a volontari mossi solo da passione non sono certo le prerogative per formare dei professionisti…ci vuole più professionalità”.

Cosa pensa del lavoro di Gianluca Grava all’interno del settore giovanile del Napoli? Credo che Grava stia facendo un buon lavoro e i giovani che vengono fuori dal settore giovanile del Napoli ne siano la dimostrazione, non posso dire molto di più, non vivendo da vicino la realtà partenopea mi riesce difficile commentare ulteriormente”.

Da due anni come d.s. nel Napoli è arrivato Cristiano Giuntoli e si sta ben comportando come acquisti per la compagine azzurra. Cosa mi può dire del dirigente partenopeo? Cristiano Giuntoli e’ un grande professionista, un perfezionista, vecchia conoscenza del calcio ligure, credo che abbia dato la sua impronta a tutto l’ambiente napoletano, riuscendo a gestire in maniera ottimale anche il non facile carattere del  presidente. Un grande applauso al direttore!”.

Il Napoli, a detta di tutti esprime un calcio eccezionale, a suo avviso cosa manca per essere la vera anti-Juve? “Credo che il Napoli esprima il miglior gioco del campionato, la squadra rispecchia in pieno il non facile credo calcistico del suo allenatore, grande merito anche in questo va alla gestione da parte di Giuntoli del rapporto Sarri-De laurentis,il mister per esprimere quel gioco deve tenere fuori investimenti importanti( Maxinovic, Rog, Milik, Pavoletti) che hanno bisogno di tempo per entrare nel meccanismo di gioco e per fare determinate scelte ci vuole grande unità di intenti da parte di ogni componente della società. Credo che al Napoli manchi solo un po’ più di continuità e l’attitudine dell’ambiente alla vittoria,cose che a Torino invece sono di casa”.

Infine le vorrei chiedere di mercato, quanti acquisti ha bisogno il Napoli per avvicinarsi definitivamente al vertice? “Per quanto riguarda gli acquisti credo che non ci sia bisogno di grandi cose, la società si muove bene sul mercato andando a prendere ottimi giocatori senza spendere cifre stellari. Non sono importati tanto i nomi quanto l’attitudine del giocatore ad entrare in quel determinato sistema di gioco”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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