Vi sveliamo chi è Rok Vodisek, il «figlioletto» di Handanovic
Il giovane portiere dell’Olimpia Lubiana e dell’Under 21 slovena impressiona non solo per le sue doti tecniche
Ci vuole (anche) un fisico bestiale, per prendersi il futuro, nel quale c’è l’eredità di Reina, la pressione che trasmette quel ruolo e anche la necessità di viverlo a Napoli: ci vuole il talento, l’autorevolezza, la capacità di «isolarsi» e di dominare le situazioni. Ci vuole una serie di missioni, si potrebbero definire speciali, per capire se un portiere ha in sé tutto ciò o anche parte di questo, per entrare nel san Paolo, per affrontare il campionato di serie A, per incrociare lo sguardo «perfido» degli Dzeko, degli Higuain, degli Icardi: ci vuole tempo, e il Napoli se ne è preso, se da un po’ ci sono una serie di inviati speciali che stanno sorvolando le aree di rigore del campionato sloveno, dove Rok Vodisek (19) ha colpito per una serie di vari motivi che gli sono valsi l’impegnativo titolo d’erede di Handanovic: siamo in piena fase di perlustrazione, però prolungata e ripetuta, e vuol dire che qualcosa è rimasto nella testa degli osservatori.
OCCHIO. L’area scouting è allertata, da sempre, e tra le varie esigenze, avendo Reina (quasi) trentacinque anni ed un contratto in scadenza nel 2018, c’è la volontà di arricchirsi d’un portiere che, in prospettiva, dia garanzie e e speranze: Rok Vodisek gioca nell’Olimpia Lubiana, compirà diciannove il prossimo 5 dicembre, ha messo assieme ventiquattro presenze stagionali ed è Nazionale dalla Under 19. Ha non soltanto l’altezza, che diventa persino un dettaglio, ma anche uno spessore ed una naturalezza nel trasmette certezze ai compagni di reparto che hanno colpito gli osservatori spediti da Giuntoli in Slovenia.
RIVEDERE. Però con i giovani, ed in ruoli tanto delicati, bisogna usare la massima cautela ed avere sensazioni positive reiterate: Vodisek ha fatto in fretta a lasciare una traccia, ma non è l’unico, perché in Slovenia gioca anche Aljaz Cotman, che ha qualche anno in più (ne ha appena compiuti ventitré ): le segnalazioni sono state assunte e verranno verificate, nel caso il ragazzo riesca a giocare ed a mostrare tutto ciò che ha. I viaggi in Slovenia sono concentrati, in questo momento, principalmente su Vodisek, per il quale non mancano di certo le relazioni (confortanti) e sul quale, inevitabilmente, sarà indispensabile tornare.
CONTRATTO. Il mercato ha ritmi che sfuggono alle previsioni e variabili che non sono catturabili dai radar: il Napoli ha deciso di osservare, di avere un ventaglio di ipotesi possibili, di individuare una serie di opzioni sulle quali eventualmente convergere ed i profili sono indiscutibilmente diversi. Poi ci sono le prove sul campo, ciò che rimane attraverso una accurata selezione: Vodisek ha espresso la sua vocazione al ruolo, non a caso è stato necessario andare ancora a verificarne il rendimento attuale, per scorgerne i margini di miglioramento per il futuro. E poi ha un contratto che induce a ragionamenti: la scadenza, giugno 2018, apre a qualsiasi scenario ma è chiaro che un ragazzo di questo spessore, con le scontate attenzioni che richiama su di sé, finisce anche per invitare la propria società di appartenenza a parlare di rinnovo. Però questi sono i discorsi del poi: per il momento, nell’elenco del Napoli, quello utile per costruire un ponte sul futuro, c’è Rok Vodisek, il «figlioletto» di Handanovic, qualcosa che lo ricordi, che gli somigli, che lo evochi. Ma bisogna studiarlo, prima di mettere le mani sul fuoco.
Fonte: CdS