Non solo Samir. La lista degli indisponibili in casa bianconera si è allungata e le defezioni di Angella e Kums creano nuove difficoltà a Delneri. La retroguardia bianconera, quella che era riuscito ad aggiustare portandola a non subire troppo (40 i gol presi contro i 33 del Napoli) continua a perdere pezzi. Dopo il ko di Samir e un Felipe non al top, ecco il forfait di Angella, rimasto a Udine per una gastroenterite. Delneri non ha fatto drammi in conferenza stampa, quando la domanda d’obbligo era: “Come sostituire Samir?”. Non li ha mai fatti per la verità, non ha mai cercato alibi nelle assenze pesanti anche se spesso ha sottolineato come sia incredibilmente ‘ignorata’ l’assenza di Fofana. “Più che nel singolo, credo nel gruppo”, ha detto. E a maggior ragione dovrà farlo questa sera quando L’Udinese dovrà fermare il Napoli dei 12 giocatori mandati a segno e del miglior attacco (72 goal).
Sarà una impresa, ma Delneri prende a modello l’Udinese dell’andata, quella che era quasi riuscita a recuperare il risultato contro la squadra di Sarri. Chiede più attenzione e spera. Soprattutto nel fatto casalingo. Oddio, non che il Napoli in casa sia debole, anzi, ma al San Paolo ha perso contro Roma e Atalanta (lo scorso 25 febbraio), due sconfitte che fanno il paio con quelle in trasferta. Ma soprattutto, i record del Napoli sono quasi tutti stati stabiliti fuori casa: più vittorie (10) tra tutte le squadre di A; meno sconfitte (2); miglior attacco (38 gol) e miglior differenza reti (22). Delneri cercherà di trarre il massimo dalle motivazioni, dallo spirito di gruppo e dalla voglia di continuare la scia positiva iniziata il 5 marzo nel pareggio contro la capolista pluriscudettata Juventus. Da allora 3 vittorie e 2 pareggi in 5 gare. Sarebbe un peccato interrompere questo momento positivo ma, se accadesse, non ci sarebbe nulla da dire, visto il contesto. Delneri ritrova Jankto, ancora più motivato dal freschissimo rinnovo di contratto. Spera nello stato di grazia di Zapata e De Paul e nella ‘vena’ di Thereau. Ma soprattutto confida che la linea difensiva composta probabilmente da Widmer, Heurtaux, Danilo e Alì Adnan regga l’urto del terribile tridente partenopeo. Dalla sua l’Udinese ha la forza della serenità: al San Paolo serve molto anche quella.
La Redazione