Retroscena rinnovo – Nello spogliatoio il pressing del patron su Lorenzo. Le richieste dei procuratori, i dettagli
Aurelio de Laurentiis ha avuto un modo tutto particolare per provare a riavvolgere rapidamente il nastro della trattativa sul rinnovo del contratto di Insigne che, da un po’ di tempo, sembra essersi arenata. Come luogo per rilanciare la sua voglia di raggiungere un accordo ha scelto, infatti, lo spogliatoio dello stadio San Paolo. E come momento, l’immediata vigilia di Napoli-Juventus di domenica scorsa. Niente da dire: un copione unico nel suo genere. Con il presidente che, mentre la squadra e dunque pure Insigne, si preparava per il riscaldamento, ha chiesto di dare un’accelerata per il rinnovo. Insigne, neppure con le scarpette ancora allacciate, e con gran parte dei compagni ad ascoltare, gli ha risposto che lui e i suoi agenti sono pronti e che da tempo le sue richieste sono state avanzate proprio dal trio dei procuratori, Andreotti, Ottaiano e Della Monica. Ottenendo, una risposta negativa.
Lo scambio di battute tra i due è proseguito ancora per un po’ ma si è dovuto, chiaramente, interrompere, proprio per l’inizio del riscaldamento pre-partita e per la necessità del fuoriclasse azzurro di doversi concentrare sull’imminente sfida con la capolista. Insigne non sembra aver gradito l’approccio pubblico del numero uno azzurro e attende una convocazione vera e propria in sede, con i suoi agenti, con cui il feeling sembra totale, per poter trovare un punto di intesa, anche perché da quasi sei mesi il suo rinnovo vive un impasse che per primo tiene in ansia proprio il calciatore.
Dunque, ricapitolando, nell’ultimo contatto telefonico tra i manager di Insigne e l’uomo dei conti del club, Chiavelli, avvenuto a metà marzo, Lorenzo ha avanzato una richiesta chiara: ridimensiona le sue pretese sull’ingaggio (propone un rinnovo con un passaggio dello stipendio dall’attuale 1,8 milioni a 3,5 milioni a stagione) ma chiede la cessione integrale dei diritti di immagine che al momento sono detenuti dalla società per intero. Sarebbe, per il Napoli, un cambio radicale di strategia ed è per questo che la risposta del club è stata ancora negativa, perché la società vuole tenere per sé i diritti in questione. Evidentemente, De Laurentiis ha provato con il suo intervento diretto di smuovere le acque e mettere fretta a Insigne.
Fonte Il Mattino