L’editoriale di A. Sacchi: “I singoli son migliorati con il gioco di Sarri”
Lo scrive sulla Gazzetta dello Sport
“Nonostante il Napoli sia divertente ed emozionante, alcuni lo criticano perché non vince. Il calcio è opinabile e bisogna avere rispetto del giudizio altrui anche se la storia centenaria di questo club non annovera molti successi: due campionati, una Coppa Uefa, cinque coppe Italia e due Supercoppe. Inoltre le vittorie sono venute principalmente quando il Napoli acquistò top player come Maradona (miglior giocatore del mondo), Careca, Bagni, Alemao, Giordano etc., per poi quasi fallire discendendo in C. La gestione di De Laurentiis, economicamente oculata, prevede un saggio investimento sui giovani. Intanto gli azzurri stanno lavorando e studiando da grandi, seppure con fatturati inferiori a Juve, Roma, Inter e Milan, richiamano il pubblico per lo spettacolo calcistico che offrono. Quindi ci si realizza anche attraverso l’impegno e la bellezza, e non solo con la vittoria. Diceva Dostoevskij: la bellezza salverà il mondo. È evidente che ci sia una differenza storica e di investimenti tra i sopra citati e il Napoli. Juventus, Milan e Inter possono annoverare 12 Champions, una settantina di scudetti e decine di coppe varie. Tutto ciò si tramuta in una maggiore esperienza come società e come squadra che contribuisce ad aumentare la differenza. Ebbene il Napoli che vende alla Juve il suo unico top player Higuain, perde Milik e non acquista big ma giovani interessanti, nonostante tutto deve vincere. Sarri sa benissimo che per essere competitivo può puntare prevalentemente sullo spirito e sull’organizzazione di squadra, e sul gioco che illumina e guida i suoi ragazzi per colmare le differenze con gli avversari in termini di esperienza, personalità, forza e talenti individuali. È un’impresa difficile, anche se la bellezza del gioco sta aiutando i giocatori a miglioramenti continui: Insigne due anni fa era riserva, Mertens non aveva mai segnato tanto, Hamsik è tornato a giocare a livelli da top player,. E così i vari Ghoulam, Coulibaly, Callejon, Albiol, Hysaj, Diawara era in Lega Pro. Maurizio sta portando la qualità e i valori dei propri calciatori fino al limite delle possibilità attuali. Il Napoli sta giocando da protagonista e da padrona del campo e del pallone, pieno del proprio sapere e fiducioso del proprio gioco che è il maggior titolo e il maggior propellente per valorizzare i propri calciatori. Sarri non fa parte di quegli allenatori che si affidano prevalentemente al singolo e al tatticismo, ma confidano nelle proprie strategie e nella didattica per compensare quello che gli altri possono ottenere grazie alle individualità. Se hai accontentato i tifosi nelle emozioni e nell’impegno questi ti ricorderanno e ti saranno riconoscenti sempre. Ci sono allenatori che grazie alle loro idee innovative elevano il livello del campionato. Questa è la vittoria di Maurizio. Chissà che con il lavoro di tutti non diventi una vittoria di squadra. Grazie per le emozioni”.
Fonte: gasport