GdS – Ma la vittoria di Sarri pesa!
L’ allenatore perfettino, quello con il fisico del ruolo, l’abito giusto, l’aplomb da uomo di mondo e la lingua biforcuta da toscano, chiude la partita con la gola in fiamme e una lunga serie di cadaverini di plastica (le bottigliette dell’acqua) intorno a sé. L’altro, il toscano vecchia maniera amato per la sua sapienza tattica, la gavetta lunga e anche perché rustico, in tuta e con la sigaretta idealmente sempre accesa, chiude chiedendo di giocare la palla anche quando forse non si dovrebbe, e finalmente vince, ma non serve. Maurizio Sarri batte per la seconda volta Massimiliano Allegri, era successo nelle aule di Coverciano, è accaduto nella semifinale bis di Coppa Italia. Calcio e calcioni, belle giocate, vendette (i due gol di Higuain con i timpani in fiamme), emozioni. La serata di coppa, come il razionalista Allegri aveva annunciato, è stata assai diversa da quella di domenica in campionato. Quando il gioco si fa duro, i duri ballano e se le danno di santa ragione. Ma anche creano, segnano, imprecano. Fanno spettacolo a prescindere.
Fonte: GdS