Se siamo come il Barça osiamo di più ed esultiamo

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Dove eravamo rimasti? A quell’1-1 della gara di serie A di domenica scorsa tra Napoli e Juve. Stasera il confronto si ripete ma stavolta in palio non ci sono i tre punti ma “solo” la qualificazione alla finale di Coppa Italia. Niente male per due avversarie storiche che negli ultimi anni si sono confrontate per le competizioni extra campionato. Solo gli azzurri, infatti, hanno tolto qualche trofeo ai bianconeri (due Coppa Italia e una Supercoppa Italiana) altrimenti la bacheca della Signora sarebbe stata ancora più copiosa. Non sarà facile, comunque, poter esultare al triplice fischio finale di Banti vista la compattezza dei campioni d’Italia in fase difensiva. L’altra sera Allegri ha voluto fare il provinciale riuscendo a portare a casa un punto prezioso per avvicinarsi ancora di più allo scudetto. Stasera addirittura può vivere di rendita avendo vinto 3-1 nella sfida d’andata. Se poi dovesse segnare almeno un gol così come in campionato sarebbe davvero impossibile per il Napoli fare la remuntada. Sarri, però, deve credere ad un ribaltamento perché ha avuto delle grandi risposte dai suoi ragazzi. C’è stata solo una squadra in campo ma purtroppo la solita rete subita a freddo ha messo in discussione il risultato. Ai punti avrebbero vinto gli azzurri ma nel calcio si esulta diversamente. Domenica l’hanno fatto i bianconeri, stasera sarebbe il caso di cambiare la storia riuscendo ad andare in gol almeno due volte. Con un 2-0 si volerebbe a Roma per la finalissima. E non sarebbe male per Sarri nella sua seconda stagione sulla panchina partenopea. Per arrivarci, però, ci vorrà una prova perfetta cercando di sfruttare al massimo le occasioni che ci saranno. Si è sprecato troppo domenica e contro una grande squadra non può accadere. L’unico gol di Hamsik, seppur bellissimo, non è bastato per dare una scossa al campionato e per rimanere attaccati alla Roma seconda in classifica. Sicuramente la conquista della Champions è fondamentale per la prossima stagione e quindi vale la pena giocarsi tutto questa sera per poi concentrarsi per lo scontro diretto di domenica all’Olimpico con la Lazio. Sarri non ha parlato alla vigilia mentre Allegri lo ha fatto. Il tecnico juventino ha ammesso la qualità dell’avversaria paragonandola addirittura al Barca. Visto il complimento proviamo ad osare di più e ad esultare noi. «È una gara da dentro o fuori e quindi dobbiamo segnare almeno un gol», ha ammesso il toscano. Il Napoli, come detto, ne dovrà fare due senza subirne nessuno. A meno che non ci sia una goleada. Ma conoscendo la difesa bianconera risulta davvero molto difficile. Anche l’allenatore partenopeo cambierà qualcosa. Non certo otto uomini su undici. Giusto qualche sostituzione per riuscire a cambiare la storia di questa semifinale di ritorno. Non si sa se dall’altra parte ci sarà ancora Higuaìn. Mandzukic ha subito una botta e potrebbe rimanere fuori. Secondo Allegri il Pipita sta bene e quindi potrebbe rientrare nei primi undici o essere impiegato a gara in corso. Difficilmente il pubblico del San Paolo lo ignorerà, ormai è marchiato a vita come traditore e quindi non gli sarà risparmiato nulla. Si è chiesto il perché di un comportamento così ostico della piazza e anche di qualche suo ex compagno di squadra. Eppure è un ragazzo intelligente oltre che un grande campione. Certe cose le dovrebbe capire da solo.

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