Lui sarà l’anti Higuain, lui dovrà chiudere la porta all’ ex “amico”. Il portiere spagnolo fu il primo ad alzare un muro nei confronti del Pipita definendo quantoaccaduto «Paragonabile al trasferimento di Figo da Barcellona a Madrid». Poi il gelo si è un po’ sciolto, i contatti sono ripresi, come quelli tra qualche altro azzurro e il Pipita, vedi Mertens o lo stesso Hamsik, ma la sostanza non cambia: Higuain al San Paolo sarà più che mai un avversario da battere. E per uno come Reina che ha sposato in pieno la napoletanità la sfida contro i bianconeri e ovviamente quella a Higuain avranno un fascino del tutto particolare. Pepe ne conosce i segreti, i pregi, il modo di colpire, l’imprevedibilità. Ma sa bene che comunque Higuain è difficile da fermare. Ora lo spagnolo è il leader assoluto, l’anno scorso il ruolo lo divideva proprio con Higuain, adesso è il più amato dai tifosi insieme ad Hamsik. Smaltito il problema muscolare al polpaccio, adesso può cominciare il discorso tattico. Saranno visti e rivisti i video sulla Juve, sui movimenti offensivi di Higuain: un’ennesima prova verità per la linea a quattro, la più complicata contro la Juve capolista. Reina leader del gruppo, portiere di grande esperienza, in avvio di stagione non è stato impeccabile ma si è ripreso ed è stato decisivo soprattutto a Roma con la parata dell’anno sul tiro di Perotti. Grande voglia di riscatto per la rabbia del ko in campionato e soprattutto in coppa Italia per il rigore che gli fu fischiato contro per un fallo su Cuadrado che giurò di non aver commesso. (Il Mattino)