In questa settimana i destini di Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri si sono incrociati, proprio come accadrà tra un po’ a quelli delle rispettive squadre. Napoli e Juventus saranno al centro di una tre giorni calcistica che catturerà l’attenzione dell’ Italia del pallone. Della partita del San Paolo, dei due tecnici e dell’ imminente ritorno di Higuain a Napoli, parla il giornalista de La Stampa, GIANLUCA ODDENINO, ai microfoni di Radio Punto Zero:
“Sarri aveva capito che poteva ambire ad un premio importante assegnato dagli stessi allenatori italiani. Non c’è giudizio più importante di quello dei proprio colleghi. E’ stato premiato un allenatore che non ha vinto nulla in carriera e che lo scorso anno ha subito una rimonta proprio da Allegri, però ha vinto con merito, è stato premiato il suo gioco e non i risultati sportivi. Napoli-Juventus è una calamita, ha attratto tutte le attenzioni, è l’argomento principale. In due giorni ci saranno due grandi partite di altissima intensità e bellezza. La Juventus arriva al San Paolo nel modo giusto, con lo spirito di voler chiudere i giochi per il discorso scudetto. Il dubbio principale di formazione è l’impiego di Marchisio che giocherà sicuramente una delle due partite. In difesa c’è un altro ballottaggio con Chiellini, Barzagli e Bonucci che si giocheranno i due posti da centrali. Da Torino c’è grande curiosità per il ritorno di Higuain al Napoli, l’argentino ha tutte le capacità, fisiche e mentali, per reggere la pressione del suo vecchio stato. Belotti è già pronto per una grandissima squadra, ha le giuste qualità per reggere tutti i palcoscenici: è un ragazzo intelligente, generoso, micidiale sotto porta. Ci saranno tante squadre che lo cercheranno, sono arrivate tante offerte, anche dal Napoli, ma la cifra richiesta da Cairo è altissima”.