Allan e Zielinki: il confronto e la “lotta” per il posto
È il dettaglio che fa la differenza, la linea di confine tra un livello e l’altro, la benzina che accarezza ogni volontà, il segreto per non calare mai, per andare sempre al massimo (o almeno provarci), per non sentirsi sazi quando elogi e consensi s’affolleranno intorno, rendendo fiero ma anche confusi. Il suo «trucchetto» si chiama Zielinski, l’alter ego che di Allan condivide solo la porzione di campo, non le caratteristiche tecniche: il giovane polacco – che in stagione ha giocato di più, 1966 minuti rispetto ai 1685 del brasiliano – è un elegante interprete del ruolo di mezzala, uno che accarezza la palla portandola a spasso con modi gentili, volendo anche goleador (5 reti) ma di sicuro non una diga, anzi. S’avvicina alle peculiarità dell’ex Udinese il giovane Rog che però ha giocato appena 426 minuti e, nelle gerarchie, continua a farsi spazio alle spalle di entrambi. Ecco il trucco: rendersi conto, nel bel mezzo degli eventi, di poter essere indispensabili anche se non più insostituibili. È con questa convinzione che Allan s’avvia verso il futuro: prossima tappa la Juventus.
Fonmte: CdS