Zidane lo elogia, il Bernabeu a tratti applaude le sue giocate, eppure il 4-3-3 delle merengues rimane una forzatura per Kovacic. Adesso, si prospetta un altro ostacolo per il croato: il ritorno di Marcos Llorente che gli chiuderebbe ulteriormente le porte. Nella capitale iberica lo descrivono come l’erede di Modric, ma fatto sta che viene utilizzato per farli rifiatare, i big. Due i gol stagionali di Mateo, che in campionato con la Real Sociedad ha firmato la sua miglior partita con la “camiseta blanca”, Zidane lo ha definito «un giocatore del futuro Real», ma nemmeno una prestazione super ha fatto vacillare il tecnico dei blancos. La pazienza del silenzioso Mateo non è infinita, alla soglia dei 23 anni il croato vorrebbe giocare di più e invece sta perdendo anche gli appuntamenti con le vetrine più importanti. Nella doppia sfida contro il Napoli è finito in panchina all’andata e in tribuna al ritorno. Adesso, con il ritorno a Madrid del canterano Marcos Llorente, il calciatore che ha stupito tutti per il gran senso della posizione, le ottime geometrie ed addirittura il lavoro sporco, gli spazi per Kovacic sembrano molto più che limitati. Sarà un’estate calda a Madrid, le sirene napoletane hanno già cominciato a suonare e Mateo potrebbe dire “adíos” alla sua avventura “blanca” e spiccare finalmente il volo.