La Juve Stabia è nelle sue mani. A Guido Carboni il compito di risollevare le sorti di una squadra in crisi di prestazioni e risultati, reduce dal siluramento di Gaetano Fontana che ha pagato per tutti il pessimo rendimento del girone di ritorno. Forse frettolosamente, nonostante i soli sei punti racimolati negli ultimi otto incontri. Il presidente Franco Manniello ha sfogliato la margherita, scartato le alternative Davide Dionigi e Giuseppe Pancaro (per lui sarebbe stato un ritorno) e ha optato per un allenatore affamato di riscatto, arrivato a Castellammare, però, con un curriculum costellato da esoneri e retrocessioni (un paio anche in Campania alla guida di Avellino e Benevento) e per questo poco gradito dalla piazza. Carboni avrà due compiti da assolvere: rialzare la Juve Stabia e scacciare i dubbi sul suo conto. «Sono un uomo di campo ed è lì che darò le mie risposte – ha dichiarato riferendosi alla freddezza con cui è stato accolto al suo arrivo -. Quando mi ha contattato la società ho dato immediatamente la mia disponibilità. Non ho accettato la destinazione per una questione economica o legata al contratto, ma solo perché per me allenare la Juve Stabia rappresenta una vera e propria sfida».
COSENZA PRIMO ESAME. E la sfida è di quelle complicate. La piazza, già in subbuglio dopo la sconfitta casalinga rimediata nel derby contro la Paganese e artefice dell’esonero di Fontana, non ammetterà ulteriori passi falsi. Cancellata dalla mente la possibilità di conquistare la promozione passando dalla porta principale, restano i play off da blindare nel rush finale del campionato: «Ho trovato gente disponibile, bisogna assolutamente cercare di invertire la rotta – ha proseguito Carboni nel corso della presentazione ufficiale -. Le difficoltà vanno superate partita dopo partita. L’urgenza principale è quella di ritrovare risultati che serviranno a restituire fiducia e autostima».
Già, perché occorrerà in primis evitare di annullare quanto di buono fatto nella prima parte di stagione, quando la Juve Stabia aveva strappato applausi e considerazioni positive per il suo bel gioco e un attacco esplosivo, affidato all’imprevedibilità di Francesco Ripa, attualmente fuori per infortunio. Resta un punto interrogativo sul modulo che Carboni adotterà. Fontana, nell’ultimo periodo, per cercare di frenare la crisi, aveva accantonato il 4-3-3 per abbracciare il 3-5-2, senza però riuscire a ottenere risultati soddisfacenti, pagando con l’allontanamento. «Non c’è uno schema preciso – prosegue il neo-tecnico gialloblù -. Quando entri in corso d’opera devi cercare principalmente di adattare mentalità e filosofia di gioco». Il cammino di Carboni inizierà con la proibitiva trasferta di Cosenza. Per l’occasione mancheranno Ripa e Paponi: «Giocheremo senza attaccanti centrali e con pochi centimetri in avanti. Quindi sarò costretto ad adottare soluzioni diverse».
Corriere dello Sport
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