Il Tas di Losanna ha parzialmente accolto il ricorso del Bologna, che era stato condannato in primo grado dalla Fifa a versare oltre 5 milioni di euro ai procuratori Paco Casal e Gonzalo Pineiro per il passaggio di Miguel Angel Britos al Napoli, avvenuto nel 2011. Ieri il Tribunale, al quale si era rivolto il club rossoblù assistito dall’avvocato Mattia Grassani, ha ridotto a 2 milioni il compenso dovuto ai due procuratori. Una sentenza che fa giurisprudenza, perché nel ritenere la somma di 5 milioni «irragionevolmente e manifestamente sproporzionata in relazione al lavoro e ai servizi resi», si legge nel dispositivo, i giudici di Losanna hanno accertato che dietro quella pattuizione si celava, a tutti gli effetti, una Tpo (Third party ownership), che la Fifa bandisce dal 2015. Perciò, anche se l’accordo per Britos, che oggi milita nel Watford, era precedente al bando della Fifa, il Tas ha ritenuto che rivendicare 5 milioni fosse un compenso irragionevole e immeritato, fuori dalle normali regole di mercato.