L’Inter di Pioli ha trovato un bomber in più: Perisic
Con il nuovo allenatore il croato viaggia alla media-gol di Icardi
T aglia, strappa, accelera, segue, detta, calcia, segna. E si sistema quasi ovunque. Non è un miracoloso elettrodomestico del 2050 cascato in piazza Duomo, ma Ivan Perisic. Il croato arrivato dal Wolfsburg quasi due anni fa e diventato adesso colui che sposta gli equilibri di questa Inter. Con la doppietta di Cagliari sono diventati 9 i centri in campionato, 6 dei quali con Stefano Pioli in panchina. Cosa è successo?
TATTICA E SPAZI
Nell’evoluzione generale della squadra lui sembra essere colui che ne ha beneficiato maggiormente. Nel caso specifico, Pioli gli ha cambiato anche la posizione sul campo in un certo momento della sua gestione. Da ala pura nel 4231 a trequartista nel 3421. Per uno che ama gli spazi aperti, un cambiamento radicale: «Le differenze tra il calcio tedesco e quello italiano? In Bundesliga puoi trovare maggiori spazi, invece in Serie A c’è molta più tattica. Sto imparando» aveva detto a metà febbraio. La doppietta di Cagliari è arrivata tornando al largo, inserendosi come una seconda punta nel primo gol (movimento che parte dall’esterno e lo porta all’interno) e lavorando di unodue con Icardi sulla seconda rete. Campionario abbastanza ampio e movenze eleganti con quel busto molto rigido quando corre. Un movimento che lo renderebbe riconoscibile anche se giocasse senza numero e nome sulla maglia.
CRESCITA
La sua seconda stagione all’Inter si sta dimostrando come una delle più prolifiche della carriera. Il 201011 con il Bruges resterà forse irripetibile con 22 gol in 37 gare nel campionato belga (capocannoniere alla fine). Nel mirino ha messo il secondo anno con il Wolfsburg – in realtà il primo vero completo visto che arrivò il gennaio precedente dal Borussia Dortmund , in cui realizzò 10 reti in 33 gare. Adesso siamo a quota 9, in 25 presenze, con una media di un centro ogni meno di 3 gare. Avanti così può puntare ad arrivare a 13 14 gol.
COME UN CENTRAVANTI
Il dato che forse inorgoglisce di più Pioli è che Ivan segna quasi come Mauro. Con il nuovo allenatore seduto in panchina il croato ha segnato 6 gol, nella stessa fase della stagione il capitano soltanto 1 in più, 7. Andamento quasi da prima punta se si considera che con 5 reti in trasferta il croato è l’interista più ficcante lontano dal Meazza nell’eraPioli. In tutta questa capacità di improvvisare e sorprendere gli avversari, c’è un altro aspetto curioso.
IL RE DELL’AREA
Perisic segna sempre e soltanto dall’interno dell’area. Potrebbe essere un fattore da sfruttare per le difese avversarie che invece rimangono spaesate, quasi impreparate. Perché Ivan non fa sempre la stessa cosa: non è solo uno dei più bravi della Serie A a lavorare sul secondo palo (forse meglio di lui solo Callejon del Napoli), ma può anche calciare indistintamente con il destro e con il piede mancino. Senza dimenticare che Perisic funziona pure da talismano. Quando segna lui, l’Inter non perde: nelle 16 gare in cui il croato ha timbrato una rete, i nerazzurri hanno vinto 10 volte e pareggiato 6. Una fortuna. Per lui e per l’Inter che a questo punto sta mutando strategia di mercato. Se fino a un paio di mesi fa Perisic era tra i nomi che potevano essere sacrificati in estate, adesso i nomi sono altri. Lui serve a Milano, eccome.
Fonte: gasport