L’antico derby del Sole tra Roma e Napoli, decisivo per l’accesso alla Champions, raccontato dalla A alla Z. Tra protagonisti, schemi, tecnici, risultati. In attesa dello spettacolo sul campo
N come NAINGGOLAN. Dopo i due gol di Milano all’Inter, Spalletti l’ha sparata grossa e chiara: Nainggolan vale Pogba. Marcato a uomo da Biglia nel derby di mercoledì in Coppa Italia, il belga è scomparso di scena e Roma battuta per 2-0. Tre anni fa la Roma lo prese in prestito dal Cagliari per tre milioni riscattandolo per nove. Un affare. Quest’anno 9 gol in campionato, tre nelle coppe. In una allegra conversazione con tifosi romanisti disse a febbraio: «Sono contro la Juve da quando sono nato e sono venuto alla Roma per batterla». Nainggolan ha siglato l’1-0 dell’anno scorso contro il Napoli all’Olimpico. Rete a due minuti dalla fine dopo quattro palle-gol fallite dagli azzurri. Una beffa.
O come OLANDA. L’olandese Kevin Strootman, nel luglio 2013, ha rappresentato per il Psv Eindhoven la cessione più remunerativa, ceduto alla Roma per 16,5 milioni più 3,5 di bonus legati alle prestazioni del giocatore. Proprio in una partita contro il Napoli (9 marzo 2014) Strootman riportò un grosso infortunio al ginocchio sinistro giocando appena 11 gare nei due campionati successivi. È tornato in campo quest’anno finalmente recuperato.
P come PEROTTI. L’argentino Diego Perotti, che la Roma ha preso dal Genoa per 10 milioni di euro, è l’esterno sinistro che assicura la superiorità numerica per la sua abilità nel saltare l’uomo. È anche un irresistibile rigorista. Quattordici gol dal dischetto su 14 penalty. Quest’anno ha segnato sette rigori iniziando con una doppietta dagli undici metri contro l’Udinese alla prima giornata (4-0).
Q come QUADRATA. È una Roma più quadrata nelle ultime partite, cioè meglio organizzata nella fase difensiva. La squadra di Spalletti ha incassato sinora 23 reti, sei più della Juventus e sei meno del Napoli. Ha tenuto porta imbattuta in undici partite (sette volte il Napoli non ha preso gol).
R come RISULTATI. Il Napoli non vince da sei anni sul campo della Roma, dal 2-0 conquistato con una doppietta di Cavani. Da allora, un pareggio e quattro sconfitte.
S come SPALLETTI. Fiorentino di Certaldo, 58 anni, due mesi più giovane di Sarri, Luciano Spalletti è tornato alla Roma dopo i quattro anni allo Zenit di San Pietroburgo. È stato sulla panchina giallorossa per cinque campionati alla sua prima esperienza nella capitale. Da due stagioni di nuovo alla guida della squadra romanista. Eterno secondo con la sua Roma sempre dietro l’Inter (-7 punti nel 2006; -22 nel 2007; -3 nel 2008; sesto nel 2009; -2 nel 2010). Terzo l’anno scorso dietro al Napoli e a -11 dalla Juve campione.
T come TOTTI. Il pupone, romano di Porta Metronia, giunto ai 41 anni, è uno degli attaccanti più longevi della storia del calcio. L’inglese Stanley Matthews, ala destra, giocò sino a 50 anni, Silvio Piola smise a 41 anni. Venticinque stagioni da fedelissimo della Roma, 307 gol (250 in campionato), Totti ha segnato 7 reti al Napoli (quattro in casa). Da otto anni, non ha più segnato agli azzurri. Due reti in questo campionato dal dischetto. Rigore decisivo al 93′ contro la Sampdoria (3-2), rigore ininfluente sul campo del Torino (1-3).
U come URLO. Un urlo accompagna le accelerazioni di Mohamed Salah, la velocissima ala egiziana della Roma. Si è calcolato che, quand’era alla Fiorentina, coprisse settanta metri palla al piede in 70 secondi andando a segnare contro la Juventus. Il calciatore più veloce al mondo è il terzino Luis Valencia del Manchester United (35,3 chilometri l’ora), seguito da Cristiano Ronaldo, Robben e Ribery.
V come VANTAGGIO. Dal ritorno del Napoli in serie A (2007-2008), in nove campionati la squadra azzurra si è piazzata quattro volte davanti alla Roma. Quattro volte la Roma è stata seconda in classifica, due volte il Napoli.
Z come ZERO. Negli ultimi tre anni, il Napoli ha perso a Roma senza segnare (0-1, 0-1, 0-2).
Fonte: Il Mattino