Il Napoli del Terzo Millennio ha una sua autorevolezza, in Italia ed in Europa, dove aspetta il Real Madrid per provare a spingersi persino oltre. Se si guarda a chi assiste dalla panca vediamo Jorginho (spesa complessiva: nove milioni di euro) o Allan (diciotto milioni che dovranno giacere in infermeria), che insieme ai vari Chiriches, e Tonelli, per esempio, possiamo dire che a far da spettatori interessati, ci saranno poco meno di centotrenta milioni di euro. Una contraddizione figlia del tempo e dell’evoluzione dei singoli, se si guarda il campo che ha comportato una spesa minore: perché Callejon, venne pagato «appena» 8 milioni ed ottocentomila euro e per Koulibaly fu necessario un bonifico da sette milioni di euro. Valgono di più, nettamente, ma questa è un’altra storia. Però pure il valore complessivo dei (presunti) titolari di domani sera va ben oltre la soglia dei cento milioni di euro: la scossa l’hanno data, chiaramente, Diawara e Zielinski – una trentina milioni per avere entrambi – ma l’ultimo sforzo, a gennaio, per Pavoletti, ha comportato uno sforzo d’una quindicina di milioni (ripagato quasi contemporaneamente dalla cessione di Gabbiadini al Southampton). Prim’ancora che arrivasse Maksimovic, Albiol aveva il rispettabile primato d’essere stato il difensore più pagato di sempre (con dodici milioni) ma il calcio cambia rapidamente e le quotazioni subiscono impennate imprevedibili: pure alzarsi dalla panchina ha un suo prezzo, è il capitale umano d’un Napoli che luccica con i suoi uomini d’oro.