Alternative costose nel Napoli di De Laurentiis, una meglio gioventù che guarda lontano, che spinge a credere nel progetto azzurro, quello che avanza da un decennio e anche oltre e che ha l’ambizione d’essere diverso. Tende a costruire attraverso profili alti, giochicchiando (ma mica tanto) tra gli investimenti del passato (quello recente, quello remoto) e le stelline che stanno a guardare. Il turn-over è pure in cassa, perché se Maksimovic dovesse scivolare fuori dai titolari, la somma che diventerebbe «differenza» sarebbe in quei venticinque milioni, ma i conti tornerebbero scrutando tra le «figurine» che aspettano il proprio turno, perché per Rog ci sono voluti quindici milioni di euro e per arrivare a Milik, sfortunato protagonista s’è dovuto arrivare sino a trentatré milioni, bonus compreso. Sforzi ripagati in casa azzurra, investimenti d’oro, senza contare i vari Koulibaly, Diawara e Zielinski.