Bruscolotti per il Napoli è stato uno dei calciatori più rappresentativi della storia del club e ancora oggi è quello con più presenze con la maglia azzurra, 511.
Non nasce a Napoli, ma a Sassano, piccolo paesino in provincia di Salerno, il 1° giugno del 1951. La sua carriera è stata praticamente tutta azzurra. Tutta tranne i primi suoi due anni da professionista quando iniziò a farsi valere al Sorrento. Con quella maglia, disputa un campionato di Serie C, poi vinto e un campionato di Serie B.
Il Napoli lo nota e infatti nel 1972 lo ingaggia. La Società azzurra, sin da subito, ha avuto grande fiducia in Bruscolotti, allora ventunenne. Esordì in Serie A, in una sfida al San Paolo, contro la Ternana, vinta 1-0 e da quel momento in poi divenne un vero e proprio simbolo, non solo della squadra, ma anche della città di Napoli.
Le caratteristiche tecniche e fisiche di Bruscolotti, si potevano tranquillamente intuire dal soprannome dato dai tifosi azzurri, ovvero “Pal ‘e fierro”, che marca il fisico imponente del difensore che faceva paura a tanti attaccanti avversari. Inoltre nello spogliatoio era il classico leader che si faceva sentire con i compagni e dava la carica giusta prima di ogni partita.
Solo 9 i gol di questo calciatore che sicuramente era più portato ad evitarli più che farli. Alcuni però sono stati molto importanti, come ad esempio quello contro l’Anderlecht nella semifinale di Coppa delle Coppe 1976-1977. E’ stato il Capitano per tanti anni del suo Napoli, poi però ad un certo punto ha ceduto, di sua iniziativa, la fascia, forse al più grande di sempre, ovvero Maradona.
Bruscolotti col la maglia azzurra ha vinto uno Scudetto, due Coppe Italia e una Coppa di Lega Italo-Inglese.
Forse l’unico rimpianto di una carriera straordinaria, è stato quello di non aver avuto la possibilità di essere protagonista anche con la maglia della Nazionale. Di sicuro lo avrebbe meritato.