Per un San Paolo “Real” si lavora anche di notte. Apertura del Comune verso la SSCN
Giusto un primo doveroso maquillage: al San Paolo si continua di buona lena con quei lavori iniziati subito prima di Natale, il giorno dopo Napoli-Torino (5-3), ultima partita interna del 2016 (18 dicembre). Sono quindi trascorsi più di due mesi da quando s’è cominciato con una prima trance di lavori per un importo di un milione e 400mila euro, come anticipo di un mutuo di 25 milioni concesso al Comune dal Credito Sportivo: per intervenire sulle aree d’accoglienza delle squadre, sugli spogliatoi da “rifunzionalizzare”, sulla sicurezza (impianto antincendio), sui servizi e sulla tribuna stampa.
Le parole di Ciro Borriello:
«Si sta lavorando alacremente anche di notte, con tre turni per cinquanta lavoratori anche perché la data più attesa (quella del ritorno di Champions col Real Madrid del prossimo 7 marzo) dista oramai meno di due settimane. Ed è proprio per quella notte che si sta facendo il possibile per rendere (almeno) decorosi alcuni dei punti nevralgici ormai da tempo immemore in stato di assoluto degrado. «Di tutto ciò che vi anticipo, ne daremo conferma la prossima settimana con una dimostrazione alla stampa. Si comincia a vedere qualcosa di tangibile, come le piastrelle nei bagni, si stanno montando le panche nella tribuna stampa (con qualche inevitabile disagio per i giornalisti, causa lavori in corso durante gli impegni casalinghi, ndc). Il rispetto del cronoprogramma è totale».
E sullo stadio: “Per costruire lo Juventus Stadium hanno impiegato 38 sedute di consiglio comunale, staremo a vedere cosa succederà per Roma, ma c’è di sicuro che a bloccare la nascita di nuovi stadi ci si mettono la burocrazia e una legislazione sul tema che andrebbe rapidamente cambiata».
Infine l’apertura alla società: «Per ora stiamo provvedendo noi, se poi fra due anni avremo leggi meno complesse e De Laurentiis vorrà, potrà intervenire direttamente per abbellire e migliorare il San Paolo».
Fonte: CdS