MIMMO MALFITANO, giornalista de La Gazzetta dello Sport interviene ai microfoni di Radio Punto Zero: “Dobbiamo augurarci che De Laurentiis capisca una volta per tutte che le parole migliori sono quelle che non si pronunciano. Voglio fare un elogio alla squadra, in questo momento è la parte più sana di questo Napoli. Un gruppo che, nonostante le diatribe, riesce comunque ad estraniarsi da tutto e da tutti e continua a vincere. Sullo stop di Madrid ci sono state troppe chiacchiere inutili, bisogna considerare la forza degli avversari e l’inesperienza di alcuni azzurri. Il risultato di 3 a 1 resta positivo, il Napoli ha saputo limitare i danni contro i campioni di tutto. Noi napoletani abbiamo una pessima abitudine: non ci sappiamo misurare. Dal giorno del sorteggio in Champions League a metà febbraio non abbiamo fatto altro che parlare di questa partita generando un ottimismo oltre le regole e il buon senso. Siamo arrivati a Madrid con l’idea che il Napoli dovesse affrontare una squadra di Lega Pro. Alla gente è stato trasmesso un sentimento che non esiste. Era impensabile credere ad una vittoria, la delusione di tutti nasce nel momento in cui arriva una sconfitta. Se ho capito qualcosa di Sarri, allora contro la Juve, la Roma e il Real Madrid giocherà la stessa squadra, ovvero quella che lui riterrà la migliore. Qualche cambio potrebbe esserci sabato sera contro l’Atalanta, magari Milik oppure, finalmente, Rog, l’oggetto del desiderio del presidente che scatenato la sua ira a Madrid. Probabilmente Sarri non è ancora entrato nella gestione del grande club, forse è ancorato a principi provinciali che andrebbero rivisti”.