Borriello alla Gazzetta: “Napoli mi ha rubato mio padre, ma io la amo ancora”
Sulle pagine della Gazzetta in una lunga intervista parla anche della “sua” Napoli
«Napoli mi ha rubato papà, non la bella adolescenza che ci ho passato e l’educazione che lui mi aveva dato. Mi ha rubato la speranza di quando non sapevamo dove andarlo a piangere e però ancora provavamo a credere che l’avessero rapito o avesse perso la memoria. Anche se telefonavano gli sciacalli, «Vittorio, Vittorio», e le chiamate anonime non sono mai un bel segno: poi ce l’ha confermato un pentito confessando. Non mi ha rubato l’orgoglio di essere cresciuto nel triangolo della morte S.Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli senza essere stato sfiorato dall’esempio della gente dei clan che si facevano la guerra. La camorra ha ucciso papà, non il mio amore per Napoli: non è più la mia città ma ogni tanto devo tornarci per sentire i suoi rumori, i suoi odori, per farmi emozionare da lei. Un po’ come Maradona, forse. Diego ha sbagliato, ma ha fatto ciò che non tutti sanno fare: ha chiesto scusa. Come ho fatto io con Saviano, uno che per le sue idee ha quasi rinunciato a vivere».
Fonte: gasport