E’ lui, Mino Raiola, a cominciare: «Ci siamo liberati di Sarri, non ha mai parlato chiaro con il ragazzo, (El Kaddouri) è colpa sua se siamo andati via da Napoli, non è stato un signore, escludendo Omar dalla lista Champions nonostante avesse detto che era forte». Ha risposto sabato sera, Maurizio Sarri. «Raiola è bravo a fare soldi, ma non attacca presidenti o direttore sportivi, solo un allenatore che ora non gli serve. Tra tre mesi, se dovesse servirgli, dirà che io sono il migliore allenatore del mondo». Se la freccia non avesse colpito, Mino non avrebbe controrisposto, a gazzetta.it: «La replica di Sarri dice molto su come è lui. Io non sono una bandiera al vento. Non ho bisogno di elogiare lui per fare prendere un giocatore …». In più si scalda e va giù duro: «Sarri sta dicendo che non valuta il calciatore ma dà più importanza al fatto se il procuratore gli piace o meno? Speriamo che al Napoli non sia lui a fare le scelte. Non si ricorda che in passato non ho mai avuto paura di esprimermi contro gente più potente di lui nel calcio». Il riferimento è ai suoi passati attacchi, per esempio, contro i capi della Fifa e della Uefa. Partecipa alla contesa virtuale anche Alessandro Pellegrini, amico e assistente di Sarri, che su twitter così si è espresso, commentando proprio le parole di Raiola dopo mesi di silenzio. «Non sappiamo chi ha attaccato…noi frequentiamo solo le pizzerie di Napoli e non di Amsterdam…». Il potente Mino ha un passato da pizzaiolo e cameriere nel ristorante di famiglia ad Haarlem… Per ora è finita qui, anche perchè Sarri dribbla, avendo ribadito a Bologna: «Ibra e Balo? Non mi pare che i miei siano così scarsi».