RPZ – Pazienza: “Parlo da tifoso del Napoli, facciamo finta di essere noi il Real Madrid”

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MICHELE PAZIENZA, ex centrocampista di Napoli e Bologna interviene ai microfoni di Radio Punto Zero: “Quando un giocatore del calibro di Gabbiadini va via c’è sempre un po’ di rammarico. Ci aspettavamo tanto da lui ma non sempre le storie hanno un lieto fine. Manolo ha tanto valore, i numeri sono dalla sua parte, ma non è riuscito ad imporsi ed è stato forse penalizzato dalle idee calcistiche di Sarri. Mancato saluto all’allenatore? La rabbia è lecita ed è giusto ci sia, un giocatore vive di emozioni, non è una macchina, è normale ci sia stato un po’ di dispiacere da parte sua. Lo capisco e lo stesso Sarri avrà capito, sicuramente i due si spiegheranno più avanti. Bologna? Mi auguro che il Napoli non si faccia prendere dalla frenesia di voler trovare subito il gol. Il pareggio col Palermo è stato un brutto stop ma nel girone di ritorno cambia tutto, le squadre affrontano le partite in maniera diversa. Al Dall’Ara servirà la giusta serenità e la giusta rabbia per portare a casa i tre punti sfruttando sempre il bel gioco. Diawara? Non penso che l’eventuale contestazione dei suoi ex tifosi, che potrebbe anche non esserci, possa condizionarlo. Il ragazzo ha dimostrato di avere una grandissima personalità e non si farà distrarre. Mi aspetto Mertens titolare mentre Pavoletti deve ancora crescere dal punto di vista fisico e, probabilmente, raccoglierà minuti solo a gara in corso. Real Madrid? Le due partite sono pericolosissime non per i novanta minuti ma per l’attesa. Lo stiamo notando, manca ancora tanto tempo e non si parla d’altro. Questo è un errore che il Napoli non deve commettere. Bisogna pensare al presente e poi, solo in futuro, alla partita con gli spagnoli. C’è il rischio di rovinare tutto e sarebbe un peccato. Parlo da tifoso del Napoli: bisognerebbe far finta di essere noi il Real Madrid. Loro, in questi giorni, non stanno pensando alla partita, lo faranno solo quando sarà il momento. Solo così si potrà arrivare alla partita molto più carichi e sereni. Giaccherini? L’ho conosciuto alla Juve, non mi aspettavo giocasse così poco. All’inizio dell’anno avrei scommesso tantissimo su di lui perché è molto duttile. Nel 4-3-3 potrebbe agire sia da mezzala che da esterno ma, come per Gabbiadini, forse il gioco di Sarri, che si basa sulla tecnica veloce, è diverso dalle sue caratteristiche”.

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