A S. Siro arrembante poi senza cedimenti: segno di freschezza. Ecco uno dei motivi per cui il Napoli deve crederci, è obbligato a crederci. Per portare a casa i 3 punti, il Napoli si è difeso. Per Sarri è una qualità in più, ora la sua squadra sa anche soffrire. In quel lungo periodo di Milan arrembante, i momenti di vero affanno sono stati pochi. Il Napoli aveva speso tanto nella prima mezz’ora, poi è arretrato, però senza crollare, senza cedimeti strutturali. E soprattutto, ogni volta che ne ha avuto la possibilità, è ripartito veloce in contropiede. Questo è il sintomo di una eccellente condizione fisica e atletica, nonostante che il trio d’attacco, per l’assenza prolungata di Milik e per le note difficoltà di ambientamento tattico di Gabbiadini, sia stato super sfruttato. E’ vero che a San Siro, il tecnico di Figline ha sostituito l’intero trio di centrocampo, Hamsik e Jorginho erano stanchi, ma dopo aver combattuto per un’ora senza perdere mai l’orientamento. Il Napoli ha chiuso il 2016 col pareggio di Firenze, il 3-3 agguantato in pieno recupero su calcio di rigore, ma le prime 4 partite ufficiali del 2017 le ha vinte tutte, 3 in campionato (con la trasferta di Milano) e una in Coppa Italia. Ha battuto la Sampdoria, il Pescara e il Milan e ha eliminato lo Spezia agli ottavi di Coppa, ha sempre preso gol ma ne ha segnati 10. (CdS)
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