Definito il “minimo” per cedere Gabbiadini

Non meno di venti milioni per cederlo

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Ci vuole calma e sangue freddo: come andare sul dischetto del rigore al 94’, ed è successo a Firenze. Ci vuole pazienza: sono passati sei mesi, voleranno questi nove giorni. Ci vuole uno scatto in avanti dai numerosi pretendenti: sono tutti inglesi, ma non s’escludono sorprese, lo sa chi vive di calcio, Gabbiadini compreso. E’ il mercato, con le sue perverse dinamiche: perché appena un anno fa, dal Wolfsburg, offrirono ventisette milioni di euro per averlo; e anche l’estate scorsa, l’Everton si spinse intorno a quella cifra. Ora che il Napoli abbonda d’attaccanti, ognuno fa il proprio gioco, ignaro del rispetto che De Laurentiis ha per il club, per il bilancio e per l’attaccante.
Si vende, certo, ma dietro offerta congrua, che sia almeno prossima al valore di Gabbiadini: venti milioni almeno, prendere o lasciare. Lo Stoke attende, almeno quanto il West Bromwich ed il Southampton: nessuno però è riuscito ad avvicinare quella soglia, sotto la quale il Napoli non scenderà.
Il mercato è innanzitutto in uscita e va definito anche il destino di Omar El Kaddouri, che a giugno si svincolerà ma che non vorrebbe starsene cinque mesi abbondanti fermo a guardare: nella lista dei venticinque, è già chiaro, non ci sarà posto per lui, che osserva, scruta e comunque ha la testa – giustamente – in coppa d’Africa.

Factory della Comunicazione

Fonte: CdS

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