CdS – Vocalelli: “La spinta di Diego  per una squadra  che sta volando” 

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Una grande, indomabile, Fiorentina ha riaperto il campionato, battendo la Juve. Certo, non è un dramma per i Campioni d’Italia, che mantengono un punto di vantaggio sulla Roma – la prima rivale – ma hanno anche una partita a Crotone da recuperare. Kalinic e compagni hanno però mandato un messaggio forte, fortissimo, infliggendo la quarta sconfitta ad Allegri. Le altre tre erano arrivate dopo gli impegni di Champions, stavolta invece nella settimana di Coppa Italia, bagnata dal sofferto 3-2 contro l’Atalanta. E forse è proprio qui il dato che colpisce di più: quattro gol incassati in quattro giorni. Un’anomalia per una squadra che ha sempre fatto della sua invulnerabilità la maggiore qualità. Formidabile però il pressing con cui Paulo Sousa ha costretto la Juve a rinunciare al suo proverbiale palleggio, fatto di accelerazioni improvvise. Una furia il giovane Chiesa, che ha seminato scompiglio. Si è visto invece pochissimo Dybala e non è bastato ad Allegri – ma forse è proprio questa la spia di una partita faticosa – aver chiuso con Cuadrado, Dybala, Pjaca, Higuain e Mandzukic. Dicevano i vecchi maestri che i troppi attaccanti finiscono spesso per infilarti in un imbuto.  Napoli-Pescara (20)Fatto sta, come detto, che le avversarie adesso sono pronte a mettere pressione. Una Roma molto cinica, attenta, solida – proprio le doti spesso attribuite alla Juve – è a un solo punto in attesa del recupero bianconero a Crotone. L’1-0 di Udine tra l’altro non rende giustizia ai giallorossi che, al di là del bellissimo gol di Nainggolan e al rigore sbagliato da Dzeko, hanno creato almeno altre cinque occasioni da rete. Ma ancora di più va segnalato il dato delle due vittorie esterne in otto giorni senza incassare gol: la Roma ha l’equilibrio e le movenze della grande squadra, che sa cosa vuole e come andare a prenderlo. In orbita è tornato il Napoli, spinto anche dall’entusiasmo che ha scatenato l’arrivo di Maradona. E, in attesa di vedere cosa farà stasera il Milan, continua a volare la Lazio che domenica andrà proprio a far visita alla Juve. Merita un applauso fragoroso Simone Inzaghi: alzi la mano chi immaginava che sarebbe andato a Torino per provare a interrompere la striscia positiva interna dei Campioni con un margine così esiguo dalla vetta. In un campionato che, al di là del gelo, sta regalando brividi continui”.

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Fonte: CdS

 

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