Due anni fa, il 4 gennaio del 2015 moriva Pino Daniele, il cantautore napoletano avrebbe compiuto 60 anni il 19 marzo, ed è stato portato via dalla malattia con cui ormai combatteva da anni, una disfunzione cardiaca. Nessuno di tutti quelli che lo hanno amato e hanno amato la sua musica non ha dimenticato, nè lo dimenticherà mai. I suoi fans tengono vivo il suo ricordo, perchè, come quando era in vita, il sound, le note, la melodia delle sue canzoni è Napoli. E a Napoli in ogni vico, negli occhi delle persone, anche nel vento che accarezza il viso si sente chiaramente viva la sua anima. Pino Daniele ha scritto canzoni e melodie uniche, che portavano Napoli dentro, ed è proprio la sua Napoli che lo ricorderà in questi giorni con iniziative varie fino all’Epifania. Una mostra dedicata a lui al Mamt di piazza Municipio, per tanti più semplicemente il museo Pino Daniele, è una delle prime cose che i tanti fans potranno visitare in questi giorni. Ma poi la libertà che lui sempre cantava nelle sue canzoni la si respirerà anche nelle tante iniziative spontanee che si succederanno in questi giorni. Stasera, alle 21.30, flashmob all’ingresso del Borgo Marinari, convocato via rete dal pianista Danise. La mattina, invece, dalle 10 alle 12, al Gambrinus, quelli della «Radiazza» distribuiranno gratuitamente un centinaio di dolci battezzati Pinuccio, mentre la sera sempre Gianni Simioli & Company hanno organizzato una cena-amarcord al Brigante dei Sapori. A Benevento, alle 20.30 al Mulino Pacifico, la Compagnia Balletto di Benevento presenta l’omaggio «Il mare…dentro» con la partecipazione della locale orchestra filarmonica. Domani, tornando a Napoli, appuntamento alle 19 per un flashmob in uno dei luoghi centrali della geografia sentimentale pinodianieliana, piazza del Plebiscito: «Portate le vostre chitarre, i djembè, il vino, le vostre voci, intonate o stonate, ma soprattutto i vostri cuori», dice il post di lancio dell’evento «Due anni senza Pino… passa o tiempo e nun me pare overo» su Facebook, dove, per il giorno dopo, l’Epifania, alle 11.30 ci si dà appuntamento in piazza Santa Maria La Nova, altro angolo cittadino in cui il culto del cantautore è particolarmente sentito: siamo all’angolo di via Pino Daniele, dove i fans hanno appena rimesso sul muro la copia in ferro zincato della sua amata chitarra Paradis, a due passi dalla casa dove è cresciuto, dal bar Battelli dove incontrava l’ex compagno di elementari Enzo Gragnaniello… Domenica 8 gennaio, ancora, alle 18, appuntamento ai Quartieri Spagnoli, «into e viche, miezzo all’ate», per un omaggio al genius loci. Anche se il ricordo stringe il cuore, e le lacrime non smettono di scendere per la sua assenza, chiunque conosce la sua musica e la porterà con sè, porterà in giro un pezzo della sua Napoli.