Neanche il rientro di Albiol dà garanzie alla difesa, nessun allarme ma attenzione…

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Era già successo con la Lazio ed è successo anche giovedì sera contro la Fiorentina. Bernardeschi ha castigato Reina pochi secondi dopo la perla di Mertens, offuscandone l’undicesima realizzazione in campionato, spezzandogli il cuore da innamorato di questo sport che poi è il calcio, veicolo di speranza, sorrisi ed anche delusioni. Molte, o quasi tutte, sono certificate dai numeri, la fotografia nitida del momento e delle difficoltà di una difesa che non sa ritrovarsi, che sembrava capace di rialzarsi dopo il rientro di Albiol – out due mesi – e che è invece è incappata negli errori che poi sono gli stessi di  sempre, atavici ed anche banali, figli della mancanza di mentalità alla quale s’aggrappa puntualmente Sarri per provare a giustificare un pareggio come quello di Firenze al termine di una partita ben giocata oppure il secondo tempo contro il Torino dopo lo show iniziale. Lo scorso anno, dopo diciotto giornate, il Napoli aveva subito appena quattordici gol di cui sei dopo tre giornate. Oggi le reti sono ventuno, sette in più, dunque è un campanello d’allarme che non va sottovalutato ma neppure accolto con eccessivo timore. Fonte: Il Roma

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