L a passerella è finita dopo la mezzanotte, quando il suo gol era stato trasmesso mille volte sugli schermi tv. Gonzalo Higuain ha chiuso la serata in discoteca (approfittando del giorno libero di ieri) insieme ad alcuni compagni di squadra, ma sabato sera non aveva alcuna fretta di lasciare lo Stadium, voleva gustarsi ogni attimo del meritato tributo.
«Sapevo di avere De Rossi attaccato a me – racconta –, è arrivata la palla di Khedira, poi dopo essermi liberato ho visto Manolas. In queste situazioni lui tende ad andare in scivolata, e così è stato: l’ho evitato e a quel punto avevo poco tempo: ero sul mancino, dovevo tirare subito altrimenti il tiro sarebbe stato rimpallato da qualche difensore».
Higuain ha fatto la scelta più efficace, come gli capita di frequente: gol decisivo alla Roma come era già successo nel derby e con il Napoli. Però, come ama ripetere Andrea Agnelli, per uno juventino la vittoria più bella è sempre quella che deve ancora arrivare: il Pipita salirà sull’aereo per Doha domani insieme al resto della squadra, ma con la testa è già in Qatar, dove spera di sbaciucchiare il primo trofeo da bianconero. «Gonzalo, ricorda quello che successe a Doha due anni fa?», gli chiede un giornalista. «Certo che mi ricordo, e tu?», scherza il Pipita, che proprio a Doha vinse l’ultima Coppa del periodo napoletano. Higuain, ricorda anche quell’esultanza polemica in Supercoppa, quando segnò due reti e il suo Napoli sconfisse la Juve ai rigori? «La ricordo bene, certo. Qualche persona morbosa ha voluto pensare ad altro, ma il mio gesto significava semplicemente: “Ho le palle”»
Fonte: gasport