La storia si ripete. Trentanove anni dopo il poker di Savoldi quello di Mertens. Ecco quanto detto in un’intervista dal bomber degli anni ’70 attraverso le pagine de “il Mattino”
«Sono felice per lui, segnare quattro gol in una gara è un momento indimenticabile», dice Beppegol, 77 gol in azzurro e 196 in serie A.
Il 18 dicembre del 1977 il suo poker al Foggia. «Segnai due rigori e due gol su azione, incredibile che Mertens lo abbia fatto nello stesso giorno e dopo che la Rai mi aveva dedicato un servizio su quell’impresa. Ha portato bene, evidentemente. Fu una goduria, capisci che solo una volta in carriera può capitarti di segnarne quattro in una sola gara. Se lo gusti anche il belga sino in fondo».
Da poker a poker cosa dice a Dries? «Gli faccio i complimenti, ha segnato reti di qualità. Spero che questi gol gli diano fiducia per avere ancora più convinzioni sulle sue enormi possibilità. Mi sono piaciute anche le parole di attaccamento al Napoli: lo stimo come calciatore e ancora di più come uomo».
Mertens nella storia del Napoli… «Il suo exploit è figlio della tranquillità mentale. Aveva bisogno di fiducia e di continuità, senza partire sempre dalla panchina. Ha dimostrato di essere grandissimo anche dal 1′, cancellando certe assurde perplessità. In generale va lasciato libero di esprimere per intero la sua fantasia».
Meglio attaccante centrale o esterno? «Deve svariare su tutto il fronte offensivo: così è devastante. Non è un falso nueve, è un attaccante di movimento che non dà punti di riferimento. Non va servito con le palle alte, ovviamente, ma il Napoli dei tre piccoletti in attacco ormai gioca a memoria».
Con un Mertens così il Napoli ha sbagliato a prenotare Pavoletti per gennaio? «No. Dal nuovo anno si riprenderà a giocare ogni tre giorni, Milik non è ancora recuperato e si è capito che Gabbiadini che cambierà aria. Serve uno come Pavoletti, per alternare i calciatori e i modi di giocare in attacco. Piuttosto sono preoccupato per un’altra cosa: quando Milik starà bene o se Pavoletti ingrana Sarri che fa, rimette in panchina Mertens? O lo alternerà con Insigne? Non vorrei che il belga facesse come Diego Costa al Chelsea con Conte, ovvero chiedergli provocatoriamente il cambio… Toccherà al Napoli e a Sarri gestire bene la situazione».