A. Ruschel, superstite alla tragedia della Chapecoense: “Tornerò a giocare, lo devo a chi non c’è”
Lacrime, felicità, tristezza nella prima conferenza stampa di Alan Ruschel, superstite del disastro aereo della Chapecoense. Contento di essere vivo e triste per i compagni morti, il difensore intende tornare a giocare fra sei mesi. «Andrò avanti per onorare la memoria di coloro che adesso sono insieme a Dio, e i loro familiari». Poi ha raccontato i suoi ultimi ricordi: «Cadu Gaúcho, un dirigente, mi ha chiesto di cambiare di posto in aereo», ha rivelato Ruschel, piangendo. «Non volevo, ma poi mi sono alzato per sedermi con Follmann, portiere sopravvissuto. E’ tutto ciò che mi ricordo» (GdS)