E’ capitato che non sia stato molto “dolce” nei confronti del Napoli, forse perchè ne è soprattutto tifoso, ma in occasione della gara Champions non è d’accordo con le critiche piovute sul Napoli. Lo dice a Radio Punto Zero, Francesco Montervino, ex centrocampista e capitano del Napoli: “I calciatori hanno risentito del risultato rocambolesco tra Besiktas e Benfica. Chi parla di biscottone non conosce lo stadio Vodafone Arena, un impianto che dà un calore allucinante. Non credo assolutamente ad una combine. Nessuno avrebbe tifato per il pareggio. La partita non è stata bellissima ma, andrò controcorrente, il Napoli doveva giocare in quel modo, senza rischiare nulla. In Europa nessuno ti regala nulla. Paradossalmente, è la prima volta che dico questo. In passato ho criticato la squadra per l’incapacità di saper gestire una gara, ma ieri l’ha fatto. Non è bello, lo so, soprattutto per i tifosi, ma ad un certo punto bisogna essere anche pragmatici. Il Napoli non esprime un gran calcio ma ha segnato un gol in meno all’anno scorso. La vera problematica è stata la flessione della difesa, tutto qui. In campionato siamo sesti, vero, ma a due punti dal secondo posto. In Champions possiamo uscire ma, ricordiamolo, siamo ancora primi in classifica. Diawara ha doti fisiche fuori dal normale, per essere un ’97 ha una forza mostruosa. Ha grandissima personalità ma ha meno qualità di Jorginho. Quando il Napoli fatica a creare bel calcio serve l’irruenza e la fisicità tipica del guineano, ma attenzione ad etichettarlo già come campione o fenomeno. A gennaio punterei su Muriel: non è una prima punta di posizione ma di movimento, è il mio preferito per qualità e caratteristiche. Da uomo di campo guardo spesso i numeri, vedo quante volte s’è allenato Rog ed è chiaro che, rispetto ad altri, ha lavorato meno a Castel Volturno. Detto questo, però, dico che per provare un giocatore non serva così tanto tempo. A volte si sfruttano anche le doti umane e tecniche di un giocatore per provare a vincere una partita. Il Napoli ha l’obbligo di trovare nuove alternative tattiche ma Sarri non ascolta nessuno: a mio avviso sbaglia, ma l’allenatore del Napoli è lui”