JUVE STABIA-LECCE 2-3
JUVE STABIA (4-3-3): Russo 5; Cancellotti 5,5 Atanasov 5 Morero 5,5 Liotti 5; Mastalli 5 Capodaglio 5,5 Izzillo 7 Kanoute 7,5 (38′ st Marotta sv) Ripa 6,5 (17′ st Del Sante 5,5) Sandomenico 6,5 (21′ st Lisi 5,5). A disp.: Bacci, Amenta, Zibert, Camigliano, Salvi, Petricciuolo, Esposito, Rosafio, Montalto. All.: Fontana 5.
LECCE (4-3-3): Gomis 6; Vitofrancesco 6,5 Cosenza 5,5 Giosa 6 Contessa 6; Lepore 6,5 Fiordilino 6 Mancosu 5 (7′ st Tsonev 7); Pacilli 6,5 (30′ st Arrigoni 6) Caturano 7,5 Torromino 5,5 (23′ st Doumbia 6,5). A disp.: Bleve, Chironi, Vutov, Freddi, Drudi, Vinetot, Maimone, Ciancio, Persano . All.: Padalino 6,5.
ARBITRO: Balice di Termoli 6,5
Guardalinee: Lombardi e Imperiale.
MARCATORI: 5′ pt Kanoute (J) 38′ pt Izzillo (J), 14′ st Pacilli (L), 24′ st Tsonev (L), 45′ st Caturano (L).
AMMONITI: Cosenza (L), Lepore (L), Gomis (L), Tsonev (L), Marotta (J).
NOTE: Paganti 4574 per un incasso di euro 59441. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria del padre di Federico Amenta e di Gianfranco Lusuardi, storico capitano della Juve Stabia anni ’70. Angoli: 7-2 per la Juve Stabia. Recupero: 0’pt; 3′ st.
Con una prova da formazione leader, il Lecce ribalta il risultato che la vedeva sotto di due reti a metà partita, ottiene una vittoria importante e aggancia la Juve Stabia in vetta alla classifica. Gestito malissimo dalla squadra di casa il doppio vantaggio, amministrata con superficialità la ripresa, discutibili le sostituzioni e le mosse tattiche di Fontana mentre sono apparse determinanti le sostituzioni operate da Padalino che, nella ripresa, ha letteralmente cambiato volto al Lecce che ha segnato tre reti nell’ultima mezz’ora mettendo alle corde la Juve Stabia he deve fare ammenda degli errori commessi e sprecato un’occasione favolosa per prendere il volo.
4-3-3 speculare. I tecnici partono con il consueto 4-3-3. Fontana in attacco preferisce Kanoute a Marotta, mentre in difesa Liotti prende il posto dell’acciaccato Liviero. Nel Lecce c’è Caturano a formare il tridente d’attacco con Torromino e Pacilli, nel reparto difensivo Contessa gioca al posto di Ciancio. Il primo brivido lo fanno registrare gli ospiti con un lancio di Contessa che costringe Russo all’uscita e sul conseguente rinvio arriva il tentativo da fuori area di Lepore ma Atanasov è attento ed evita il gol. E’ un botta e risposta continuo, con il Lecce che dopo il quarto d’ora si affaccia in attacco con Caturano che su un lancio di Lepore protegge bene la sfera ma calcia tra le braccia di Russo. Dopo 35′ i padroni di casa sfiorano il raddoppio ancora con Kanoute che, su un cross di Sandomenico, sovrasta Contessa e di testa sfiora il palo alla sinistra di Gomis. Raddoppio che arriva pochi minuti dopo con Izzillo il quale dalla lunga distanza supera Gomis con un tiro forte ed angolato che fa esplodere il “Menti”. Gli ospiti non demordono e provano a riaprire la contesa con un tiro di Mancosu che da fuori area sfiora la traversa.
gol annullato. Prima dell’intervallo il Lecce si vede annullare il gol del 2-1 per una presunta posizione di fuorigioco di Torromino che aveva battuto Russo con un preciso diagonale. La ripresa si apre con i padroni di casa che provano ad amministrare il risultato ma al quarto d’ora il Lecce riapre i giochi con un bel gol di Pacilli (14′ st), bravo a sfruttare un errore di Liotti e a battere Russo sul palo vicino.
BARICENTRO ARRETRATO. Fontana compie un paio di mosse attraverso le sostituzioni: toglie Sandomenico, poi anche Ripa, per tentare di gestire il risultato ma i nuovi entrati non incidono e il baricentro arretra pericolosamente. Padalino fa le contromosse e la gara si anima, il Lecce cresce, protesta per un rigore non concesso dopo un dubbio tocco di mano di Liotti. Gli innesti di Tsonev al posto di uno spento Mancosu e di Doumbia cambiano la gara: il francese protegge la sfera e serve il bulgaro il quale da fuori area batte Russo (24′ st) con un tiro forte e preciso: è 2-2 ma la partita è tutta da giocare. Il Lecce continua a premere contro una Juve Stabia in forte sofferenza che nel finale incassa il ko con la realizzazione di Caturano (45′ st), abile a depositare in rete un pallone sporcato da Russo dopo un tiro-cross di Lepore.
Corriere dello Sport