Viviani: «Hamsik è già nella storia del Napoli, Zielinski il suo riferimento. Su Muriel dico…»

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Ittihad Kalba è il nuovo inizio di Fabio Viviani: «Sto vivendo un’esperienza bellissima, è un mondo nuovo, tutto da scoprire, interessante ed appagante. Il campionato è difficile, ci sono squadroni con potere economico mentre noi siamo una realtà minore che lotta per la salvezza».

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E la Serie A? «Non è molto seguita, ha perso il suo appeal storico. La gente si ricorda dei vecchi tempi, ora la priorità è il campionato inglese o spagnolo».

Dunque non sanno che il Napoli, dove lei è stato vice di Reja, è in leggera difficoltà? «Il bel gioco e le prestazioni devono far ben sperare in vista del futuro. Il Napoli sta raccogliendo meno di quello che avrebbe meritato, è in ritardo in classifica, ma non deve preoccuparsi. C’è ancora tutto il tempo per recuperare, anche se domani affronterà una squadra, l’Udinese, che sta attraversando un gran bel momento dopo un avvio complicato».

Prima dei singoli una curiosità su De Laurentiis: ha saputo che, recentemente, ha dato consigli di tattica a Sarri? «Noi allenatori vorremmo che certi argomenti venissero trattati in privato, ma il presidente è una persona leale che parla sempre per il bene della squadra senza mai creare danni ai suoi collaboratori.  Nei primi anni nella nostra gestione era molto esplosivo, ora sembra più equilibrato ma è rimasto diretto e sincero. Quando esprime una considerazione non ha mai secondi fini né vuole creare strane situazioni».

È stato tra i primi a sponsorizzare Zielinski, conosciuto ad Udine quando era vice di Guidolin. «È un ’94 che ha ancora margini di crescita sotto molti punti di vista. Ambientarsi in una città simile, così calorosa e presente, lo aiuterà a maturare anche dal punto di vista della personalità. Piotr ha tutte le qualità per diventare un grande punto di riferimento per il Napoli».

  Allan è semplicemente vittima di una flessione fisica? «È reduce da una stagione fantastica per rendimento e prestazioni, ci può stare qualche partita non ai suoi livelli ma resta un centrocampista che garantisce un contributo importante in qualità e quantità. È anche per questo che i tifosi si sono innamorati di lui lo scorso anno».

  Per gennaio si fa il nome di Muriel, può essere quello giusto? «È un bravo ragazzo ed ha grande talento, velocità, qualità tecniche importanti. Quest’anno ha anche trovato la giusta continuità dal punto di vista fisico, bisogna solo capire le caratteristiche che servono al Napoli. È un esterno, con noi a Udine ha giocato anche da punta centrale ma non sa essere punto di riferimento per i compagni perché ama svariare molto ed utilizza la sua velocità per diventare inarrestabile».

I tifosi del Napoli iniziano ad apprezzare le qualità di Belotti, è l’attaccante italiano più forte in prospettiva? «Quando l’ho conosciuto a Palermo era molto giovane, ora sta facendo cose straordinarie. Ha grande voglia d’imporsi e furore agonistico. In questo momento sta trovando soluzioni tecniche importanti alle quali affianca una determinazione e una voglia di aiutare la squadra che ha sempre avuto. È destinato ad avere un grande futuro».

  Intanto Hamsik è a soli 12 gol dai 115 di Maradona, se l’aspettava? «Sarebbe bellissimo se riuscisse a battere il record di un monumento come Diego. Marek è straordinario, in ogni stagione aggiunge sempre qualcosa al proprio bagaglio di conoscenze e qualità. È sempre stato leale, coerente, diretto nelle sue espressioni. Mentre i calciatori che si legano ad una sola maglia diminuiscono, lui ha scelta questa città e continua a sceglierla ogni giorno. A Napoli lascerà un segno indelebile».

Fonte: Il Roma

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