L’ ex Di Canio corre ai ripari dopo il pasticcio combinato a Sky

Di Canio ricuce «Le leggi razziali furono un’ infamia»

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Di Canio punto e a capo. A due mesi dalla sospensione della collaborazione con Sky a causa del tatuaggio con la scritta Dux che esibiva in alcune foto pubblicate dai social dell’emittente, l’ex giocatore della Lazio torna sull’argomento. Lo fa con una lettera inviata alla Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane), con cui prende le distanze da razzismo e antisemitismo. «Non ho e non voglio avere niente a che spartire con idee antisemite, razziste, discriminatorie, violente ­ scrive Di Canio ­. Ritengo, senza se e senza ma, che le leggi razziali volute da Mussolini siano state una terribile infamia per la storia del nostro Paese. Un’infamia che causò un’immane tragedia per migliaia di ebrei in Italia. Questa è la mia posizione convinta e determinata». Di Canio aggiunge: «Qualche anno fa ho chinato la testa di fronte al dolore di alcuni superstiti di Auschwitz che ho incontrato a Roma». Per poi chiudere: «Dopo quello che, mio malgrado e contrariamente alla mia volontà, è recentemente accaduto, voglio ribadire questi miei convincimenti». 

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