Antonio Corbo scrive per il suo editoriale su Repubblica: “Il Napoli è stato migliore della Juve, ma ha lasciato sul campo 3 punti. Questo è dovuto, allora, solo al fatto che l’attacante della provvidenza ora gioca con l’altra maglia?Insomma, non è male vendere per 90 milioni e reinvenstirne anche di più, ma chi è arrivato? Dei giovani non ancora maturi per puntare alla vittoria, ragazzi che non si è capito se sono stati voluti da Sarri, o semplicemente il tecnico ha subito le scelte di Giuntoli. Sono state sbagliate le strategie? Si sapeva che Higuain era in dubbio, allora prima di cederlo si è cercato di scaricare Gabbiadini, per poi riconfermalo all’arrivo di Milik, per il mancato acquisto di uno tra Kalinic e Pavoletti, ma allora cosa si chiede a un giocatore scaricato mentalmente? In più, il fatto che forse i grandi non vedono Napoli come un punto di arrivo. Come Cavani e Lavezzi, anche Higuain è scappato da quella terra, dove, come diceva Cavani, non si era mai sentito libero di fare un giro sul lungomare, o di esprimersi in piena libertà nella sua vita privata. Tornando alle strategie…DeLaurentiis e Giuntoli hanno consegnato a Sarri un Napoli giovane, ma inesperto, dove il tecnico ritenendo molti dei nuovi acquisti non pronti, ha preferito tastare con mano prima i limiti e la stanchezza dei vari Jorginho, Ghoulam, Hamsik e Allan, prima di iniziare gli esperimenti. Allora il Napoli compra per vincere o per far cassa? La Juventus dimostra che è possibile far andare di pari passo fatturato, squadra e vittorie, e ancora una volta, a Torino hanno vinto loro e non chi ha giocato meglio. Il bel gioco è solo un’ ossessione”