L’approfondimento – di R. Muni: “E adesso la Juve”

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Il turno infrasettimanale ha fruttato altri tre punti alla squadra di Sarri che, approfittando dello scivolone del Milan, ha riguadagnato la zona Champions. Contro l’Empoli, il Napoli fa il proprio dovere, portando a casa la seconda vittoria consecutiva che, classifica a parte, farà senza dubbio bene al morale della squadra azzurra, in vista del big match di sabato sera. Tra le indicazioni positive che la gara con l’Empoli ha fornito, spiccano le prove maiuscole di Jorginho e di Pepe Reina. JorginhoOttima la prova del regista brasiliano che ha cancellato le recenti uscite piuttosto opache e che avrebbe meritato persino il gol. Reattivo come ai bei tempi il portierone spagnolo che, contro i toscani, ha messo la sua autorevole firma sul successo. Altre buone notizie ruotano attorno ai due gol: la prima, è che il Napoli continua a sfruttare i calci piazzati, mandando il rete il terzo difensore di fila, Chiriches, su azione di calcio d’angolo. La seconda, è che il Napoli ha ricominciato a fare gol su azione, con Mertens che sblocca il punteggio e bissa la rete messa a segno da Callejòn a Crotone. A proposito del folletto belga, da ‘falso nueve’ è sembrato a proprio agio tanto da poter essere considerato un vero numero nove. reinaNonostante la vittoria, è doveroso sottolineare che il Napoli ha rischiato la beffa contro un avversario che vanta il minor numero di gol segnati a livello europeo, solo due in stagione e che Maggio, schierato al posto di Hysaj nell’ambito del turn over, ha sofferto non poco la vivacità dell’empolese Croce. In definitiva, tante buone indicazioni in vista della partita di sabato prossimo che vedrà il Napoli impegnato allo Stadium contro la squadra campione in carica. Quella con la Juve non sarà una partita come le altre, al di là di tante chiacchiere. In primis, perchè è ancora vivo, tristemente vivo, il ricordo della delusione dell’ultima partita allo Stadium e di quella maledetta deviazione sul tiro di Zaza che, di fatto, ricucì il tricolore sulle maglie bianconere. Mertens-ChampionsE poi Higuaìn! Sarà la prima volta, infatti, che il ‘core ngrato’ del nuovo millennio sfiderà la squadra azzurra da ex, con addosso la maglia più odiata. Le parole pronunciate da Sarri, alla vigilia del match, tendono a stemperare gli animi che sono quelli propri di tifosi traditi nel peggiore dei modi. Sono parole che sicuramente vanno apprezzate, poiché si tratta di una partita di pallone e che, per ovvi motivi, non può e non deve sancire alcun verdetto…in fondo siamo ancora ad ottobre. Le parole del tecnico di Figline, sono state strumentalizzate o, sarebbe meglio dire, hanno dato lo spunto a certa parte di stampa per ricamare un rapporto idilliaco tra gli azzurri ed il loro ex compagno di squadra. Un ricamo fatto ad arte, evidentemente, per gettare un’ombra di menefreghismo su una squadra che sembra, di contro, molto legata alla maglia che indossa ed alla città che rappresenta. HiguainIn altri termini, voler far credere che tutti sapevano dell’addio del Pipita sembra una forzatura e le tante reazioni a caldo degli azzurri, Sarri in primis, all’indomani della sua fuga a Torino (…perchè di fuga si è trattato…) ne sono la riprova. Sentimentalismi a parte, al fischio di inizio Higuaìn ed i suoi nuovi compagni di squadra saranno i nostri avversari, contro i quali dimostrare di non essere battuti in partenza. Non c’è dubbio che per svariati motivi, tra cui il clima infuocato dell’impianto torinese, l’impresa appare ardua anche se nessuno deve partire battuto in partenza. Pochi mesi fa l’impresa fu sfiorata, accarezzata prima della doccia fredda che gelò sei milioni di cuori azzurri. Gli strascichi sono proseguiti fino alla scorsa estate con la vicenda Pipita e le dichiarazioni del suo fratello-procuratore non proprio eleganti. Al di la del risultato che, a molti appare già scritto in partenza, il sostegno alla squadra del cuore non mancherà perchè dopo il triplice fischio di sabato sera, ci sarà ancora un’intera stagione da disputare. Però un consiglio ai nostri beniamini è giusto darlo: mettete nello spogliatoio una foto del vostro ex compagno di squadra e ricordatevi che vi ha definiti calciatori non alla sua altezza…e fate di tutto per farlo ricredere. Avanti Napoli, Avanti!

 

Factory della Comunicazione

Riccardo Muni

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