«Higuain? Adesso gioca per la Juventus, non mi interessa più. Non parlerò di lui più che di altri. Il calcio va molto veloce, quindi basta parlare di Gonzalo. Bisogna parlare della Juventus che ha tanti campioni, proprio come noi. Non dobbiamo concentrarci troppo su Higuain, è un calciatore come gli altri». Così parlò Faouzi Ghoulam, intervistato da Radio Kiss Kiss, l’emittente ufficiale del Napoli, lui che nell’ultimo ritiro di Dimaro rifiutò di firmare una maglietta con il nome di Higuain. «A Torino l’importante sarà andare lì e giocare il nostro calcio, senza paura, mettendo l’anima e il cuore in campo: così i risultati arrivano nel 99 per cento dei casi. Tutte le partite sono importanti, ma questo è un po’ come il derby che giocavo io in Francia tra il Saint-Etienne e il Lione. Sappiamo che non è una gara come le altre, ma anche qui in palio ci sono i tre punti. Dobbiamo sudare la maglia e onorare il nostro popolo». Ghoulam torna anche sulla vittoria contro l’Empoli: «Ci sono sempre i momenti difficili in una stagione, l’importante è che il gioco non cambi e che durino poco. Se perdiamo dobbiamo comunque dare il massimo, per noi e per i tifosi. Siamo cresciuti dall’anno scorso, ma dobbiamo anche migliorare». Il difensore algerino non è il primo che dedica parole poco lusinghiere a Higuain, la cui fuga evidentemente non è piaciuta allo spogliatoio azzurro. Il primo a esprimersi al proposito fu proprio mister Maurizio Sarri, vennero poi le «dediche» di capitan Hamsik e di Pepe Reina. Reazioni a caldo. Ma Christian Maggio, prima del match di Champions con il Benfica, confessa davanti alle telecamere: «Se Higuain ci ha mai contattato? No, da quando è andato non ci siamo sentiti più, con la squadra non si è più fatto vivo. È una pagina cancellata». Qualche giorno dopo tocca a Dries Mertens, che prima gioca di fioretto («Senza di lui giochiamo da squadra e segno di più») e poi sfodera la sciabola, sempre con il sorriso sulle labbra: «Scherzo a Higuain? No, al massimo uno schiaffo. Sul campo non esistono amici, sarà una gara importantissima» (Il Mattino)
