Da Bifulco a Tutino, il Napoli non è come il Milan

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Si parla molto in queste settimane dell’effetto Primavera in casa Milan. I rossoneri si ritrovano infatti in rosa giovani di talento, pronti a reggere le pressioni di gare complesse come Milan-Juventus, evidenziando come la programmazione infine ripaghi sempre.

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Berlusconi parla spesso di un Milan italiano e, soprattutto in questa stagione, le statistiche degli stranieri nella formazione titolare tipo sono in calo. Un esempio che i top club nostrani dichiarano spesso di voler seguire, anche se il corrispetivo pratico dice altro. La Juventus ha un’ottima tradizione in quanto a Primavera, mentre il Napoli, per restare in alta classifica, si è spesso ritrovato tra le mani un certo potenziale di talento, andato ripetutamente sprecato.

Ad oggi l’unico in azzurro è Lorenzo Insigne. Differente il discorso per il fratello Roberto, talentuoso 22enne che, a differenza del 19enne Diawara, non trova spazio e neanche viene acclamato dalla piazza.

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Arretrando sul campo fino alla porta, va sottolineato come, dopo tanti dubbi di mercato, Sepe sia tornato a Napoli. Probabile che in questa stagione gli spetti il ruolo di titolare in Coppa Italia ma, con i ruoli di secondo e terzo portiere non ancora definiti tra lui e Rafael, non è possibile dire se il Napoli intenda puntare su di lui in chiave futura.

Luperto

Dai 17 anni di Donnarumma ai 18 di Locatelli, il Milan non teme di osare quando intravede del talento nei propri ragazzi. Il Napoli invece, pur esaltando mediaticamente alcuni giocatori, vedasi Luperto, preferisce i metodi tradizionali, spedendoli a far gavetta altrove (in questo caso alla Pro Vercelli). Un processo corretto, che ha dato i propri frutti in passato con Insigne, ma che spesso comporta l’abbandono del calciatore, con il club che punta su giovani stranieri per la rosa titolare. E’ il caso questo di Izzo, lasciato andare e ora in forza al Genoa. Il difensore è entrato anche in orbita Nazionale, col Napoli che, conscio del proprio errore, ha tentato di riportarlo a casa.

Bifulco prim 2015

Si legge ancora su cm.it, storia simile quella di Marcello Trotta, oggi al Crotone, che dal 2004 al 2008 vestiva la maglia azzurra. I nomi però sono davvero tanti, da Bifulco a Tutino, passando per Negro, punta che sta facendo parlare tanto di sé. Sarri ha spesso sottolineato come, date le aspirazioni della piazza, sia complicato far giocare i giovani, cui non verrebbe dato modo di sbagliare. Il club non può però permettersi di lasciar ‘scappare’ dei futuri talenti e, anche se non in massa, sarebbe giusto dare una chance a degli italiani, in una rosa che molto spesso presenta un undici del tutto straniero.

A cura di Luca Incoronato

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