Da molto non c’ erano due infortuni ad inizio anno

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Il Napoli nella scorsa stagione, di fatto, non ha avuto infortuni. Stavolta Albiol manca, e non ci sarà neanche a Crotone. Probabilmente rientrerà direttamente con la Juventus. Un Napoli che in attacco cerca nuovi equilibri (bene Mertens, si rivede Gabbiadini, latitano Insigne e Callejon in zona gol) ma che in difesa sta ballando. Koulibaly non riesce a evitare qualche errore, Hysaj è stato messo in discussione da Sarri («Non è al meglio mentalmente») e ci si è messo un’altra volta Reina. Quei gol che sembrano beffardi la prima volta presi, ma che guardando i replay danno la sensazione di un portiere azzurro incerto. E tante altre cose non vanno. Il nervosismo di Sarri, che nelle conferenze appare testardo, e che a volte si contraddice. Il nodo degli esordi, con Diawara finalmente buttato dentro, ma con un Giaccherini apparso un attimo nei radar e poi svanito di nuovo. Non si
hanno tracce di Rog (in tribuna nella gara di Champions) e Tonelli, che è sempre stato titolare in Serie A, ancora in attesa del debutto. E poi quelle parolacce, quella tensione che nessun allenatore riuscirebbe a evitare, ma che Sarri paga mag- giormente, perché il prezzo del- la sua lunga gavetta è comunque un’inesperienza che si paga soprattutto in questo momento. Quando c’è l’Europa che incombe (il 1 novembre ci sarà il ritorno contro il Besiktas) e che volente o dolente va gestita. Lo dicono un po’ tutti gli allenatori: la Champions League toglie energie mentali, e non solo fisiche. Soprattutto, va gestita bene, facendo i cambi giusti. Non solo quelli per le partite, ma quelli nelle gare di campionato, che vanno dosati nel modo giusto per arrivare nelle migliori  condizioni a ogni gara. Niente di facile per Sarri, che fino ad ora si è cimentato nel turnover di Europa League, dove “bastava” cambiare dai cinque ai sette giocatori e creare una sorta di “squadra B” da mandare in campo. Non funziona così nell’Europa che conta, il dosaggio deve essere attento, per certi versi scientifico. Tra droni e tattiche difensive esasperate Sarri dovrà specializzarsi anche in una materia che non è la sua. Le qualità ci sono, bisogna dargli soltanto fiducia e la serenità che adesso sembra mancare.

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Fonte: Il Roma

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