Il 25 febbraio 2017 il portiere compirà 18 anni e la società che verrà, quella di Fassone e dei cinesi, tenterà di blindarlo con 3 milioni a stagione fino al 2022. Per ora, invece, il ragazzo guadagna i 250mila euro garantiti dal triennale – durata massima del vincolo per i calciatori minorenni – che scadrà nel 2018, il primo contratto da professionista firmato l’anno scorso. Raiola ha già iniziato la pressione («È l’uomo che sa fare meglio il nostro mestiere», l’ammissione del re dei procuratori Jorge Mendes) sui nuovi interlocutori: «Donnarumma può diventare il portiere più forte del mondo, ma il suo futuro da pilastro del Milan dipende da cosa intendano fare i cinesi. Va bene presentarsi con una montagna di denaro, ripianare i debiti, riorganizzare la società, ma io voglio misurare quanta passione ci metteranno i nuovi padroni. È quella che ha fatto la differenza nei trent’anni di Berlusconi». Se ne deduce che per i manager in arrivo, cioè Fassone e Mirabelli (o chi per loro se ci saranno sorprese nell’organigramma), non sarà una barzelletta trattare con Raiola per Donnarumma, corteggiato pure dal Real Madrid. A proposito di brividi, il blocco del mercato per il club di Florentino Perez finisce proprio nel 2018. Fonte Repubblica