Da Napoli e Parigi alla Cina, il Pocho ne sente eccome di nostalgia della cultura europea. A febbraio ha scelto il progetto, più economico che sportivo, dell’Hebei. 23 milioni annui e la missione di far crescere esponenzialmente la fama del calcio da quelle parti. 10 partite, senza gol, evidentemente non sono bastate e la frattura al gomito, durante la Copa America con la sua Argentina, ha fatto il resto. Ora l’ex idolo della gente napoletana medita l’addio, come scrive La Gazzetta dello Sport nell’interessante reportage sul calcio cinese. I soldi non bastano, servono ambizione e qualità della vita insomma.
La Redazione