SERIE A – Napoli-Roma 1-3, i top della squadra azzurra

Maksimovic si è salvato nella giornata no della difesa

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Il Napoli, dopo Bergamo, perde la seconda sfida consecutiva, stavolta in casa contro la Roma. Una sfida che per quasi un tempo era a favore degli azzurri, tanto pressing e gioco sulle fasce ma è mancato il guizzo finale sotto porta. Alla fine del primo tempo arriva la rete dei giallorossi, palla persa da Koulibaly, Salah crossa in area e Dzeko mette la palla in rete. Nella ripresa la squadra di Spalletti raddoppia, incerta uscita di Reina e la punta bosniaca la mette in rete di testa. I partenopei accorciano le distanze, angolo di Callejon, testa di Koulibaly palo-rete. La sfida potrebbe andare a favore del Napoli, ma manca il mordente e la Roma la chiude con Salah. Triplice fischio finale e delusione tra il pubblico che si aspettavano una prova più di carattere. Ilnapolionline.com vi propone i top della sfida del San Paolo.

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Maksimovic 6 – Della difesa del Napoli lui è quello che ha cercato di limitare i danni. Forse in alcuni momenti gli manca ancora quella ricerca nell’impostare, ma visto che da poco sta in squadra col tempo lo recupera.

Hamsik 6 – Nel primo tempo lo slovacco ha dato i tempi di gioco alla manovra con Insigne e Ghoulam. Sembrava essere tornato come nelle sfide con Chievo e Benfica. Nella ripresa calata la squadra lui non ha dato incisività alla manovra ed è sceso del punto di vista fisico.

Insigne 6 – Il numero 24 nel primo tempo ci ha messo inventiva nei passaggi con Ghoulam e cerca più volte Gabbiadini che però non si fa trovare pronto. Nella ripresa cala com’è successo con Hamsik anche se non ha mollato fino alla fine ma ha perso un paio di duelli con la difesa giallorossa. Meno peggio di altre sfide però è evidente che gli manca terribilmente il gol.

Mertens 6 – Anche se la partita era indirizzata a favore della Roma non si può negare che il belga si impegnato allo spasimo ed ha dato inventiva alla manovra. Ha sfiorato anche la rete personale e cercata l’intesa con Insigne.

A cura di Alessandro Sacco

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