Ma su quali basi? Sky, guidata da Andrea Zappia, se intervenisse direttamente rischierebbe l’altolà di Antitrust e Agcom (ha pubblicato a luglio l’indagine ancora non definitiva sul mercato televisivo).
Il piano B, come riferito da www.milanofinanza.it passerebbe, invece, da Fox. Il network fa sempre riferimento al gruppo di Murdoch ma è considerato, anche in ambito Ue, un soggetto indipendente da Sky. Per cui, visto anche il limitato business italiano (166 milioni di ricavi nel 2015), Fox non avrebbe problemi a rilevare Premium.
Dalla prossima primavera partirà la doppia corsa ai diritti della serie A e della Champions League (oltre alla sorella minore, Europa League), i due bocconi più ambiti per una televisione che, come il competitor satellitare, giorno dopo giorno, deve conquistare nuovi abbonati, ma soprattutto cercare di non perderli.
La Redazione