Salernitana, Sannino cambia ancora

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Due punti in quattro gare, sei gol subiti, appena quattro realizzati: il campionato della Salernitana è iniziato in salita, una salita ancora più ripida di quella che si poteva immaginare. Domani sera i granata saranno di nuovo in campo a Cesena e Sannino ha poco tempo a disposizione per apportare qualche correttivo. Uno di questo potrebbe essere l’avvicendamento di Donnarumma. Dopo quattro partite l’ex Teramo non è riuscito ancora a segnare, ma soprattutto le sue prestazioni continuano ad essere anonime. Questo vistoso calo di rendimento potrebbe spiegarsi solo con le tante voci di mercato che hanno illuso l’attaccante di Torre Annunziata, che forse ora vive la permanenza a Salerno con un senso di frustrazione. Sannino medita il cambio. In avanti l’opzione più logica e di qualità dovrebbe essere quella di Rosina, che farebbe la seconda punta accanto a Coda. Ieri mattina, dopo un faccia a faccia col gruppo nello spogliatoio, il tecnico ha provato proprio questa soluzione offensiva.
SALERNITANAROSINA. «In questo momento – afferma Rosina – abbiamo bisogno di lavorare molto per evitare gli errori fatti in queste prime giornate ed emersi anche contro il Vicenza. Comprendo che la piazza sia amareggiata e delusa, ma il campionato di serie B è una maratona. Bisogna lavorare su quarantadue partite e si vedrà alla lunga. Non è solo una questione di modulo. Dove mi trovo meglio? In campo. Il mio compito è quello di dare un contributo importante alla squadra». Lungo confronto, ieri, anche tra Fabiani e Sannino. Il dg ha cercato di rassicurare l’allenatore. C’è troppo pessimismo intorno alla Salernitana, sembra quasi la prosecuzione dello scorso campionato. Eppure la squadra è in parte diversa e l’allenatore è cambiato. L’obiettivo deve essere l’equilibrio, in campo ma anche fuori: dopo le prime due giornate molti consideravano Sannino un valore aggiunto, ora l’allenatore di Ottaviano sembra essere il maggiore problema della Salernitana. A Cesena potrebbe essere la volta anche di Ronaldo a centrocampo. Il brasiliano è l’unico vero regista in organico e Odjer non può fare il play maker. Possibile anche il tandem Della Rocca-Odjer in mezzo al campo. In difesa, invece, potrebbe registrarsi l’inserimento di Tuia al posto di Mantovani, bravo ma ancora inesperto. Ma anche Bernardini rischia, a vantaggio di Schiavi. Il cambio di modulo non ha determinato sostanziali progressi. Peraltro la Salernitana ha subito nei primi quindici minuti quattro dei sei gol al passivo. A Cesena, quindi, Sannino potrebbe adottare il “suo” 4-4-2. Stamani la rifinitura.

Corriere dello Sport

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