Napoli, ingaggi equamente “distribuiti”, tranne uno, ma non in ordine d’importanza

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Alfredo Pedullà, giornalista ed esperto di mercato, fa il punto sugli ingaggi dei giocatori del Napoli, distribuiti in maniera abbastanza equa, ma sottolinea come uno di questi sia rimasto ferma al minimo “storico”. “Ognuno fa le scelte che ritiene. Anche e soprattutto per quanto riguarda gli ingaggi: premesso che i campioni li devi pagare a peso d’oro, beato chi riesce a mantenere un certo equilibrio almeno tra i primi sei-sette calciatori dell’organico. Cosa che ha fatto il Napoli dopo la partenza di Higuain con una certa coerenza. I nuovi acquisti guadagnano mediamente dal milione e 200 mila al milione e mezzo, Milik è un caso a parte. Ma resta una clamorosa situazione non corretta, ovvero il fatto che Koulibaly guadagni ancora 800 mila euro. Ovvero gli stessi soldi della scorsa estate, malgrado una valutazione di oltre 50 milioni e dopo l’omissione di maggio quando – dopo una stagione strepitosa – De Laurentiis avrebbe dovuto concedere un adeguamento da due milioni minimo. Invece nulla. E ora altri rinvii, magari ancora per pochi giorni. Il 19 agosto vi annunciammo un rinnovo fino al 2021 con base da circa due milioni a stagione, sarebbe il caso ora di mettere nero su bianco. Perché diciamolo chiaramente: il fatto che Rafael (terzo portiere) e Maggio guadagnino rispettivamente 400 e 300 mila euro in più è una cosa difficile da capire. E forse anche che Strinic percepisca circa il doppio (netto) a stagione di Koulibaly a lungo uomo copertina della più recente sessione di mercato. Ecco perché sarebbe il caso di risolvere al più presto”.

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