Il Mattino – Sarri, un Napoli corsaro in Italia e in Champions

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Là a Palermo, dove pur non brillando, ha conquistato una delle due vittorie fuori casa degli ultimi sette mesi, il Napoli prova a riprendere il suo cammino esterno. Una delle pecche più evidenti da febbraio in poi, dicono i numeri, è questo strano mal di trasferta che ha colpito d’improvviso il Napoli di Sarri e a cui il tecnico di Figline non è riuscito a trovare un antidoto. Nelle ultime nove gare giocate lontano dal San Paolo, gli azzurri hanno vinto solo due volte: a Palermo, per l’appunto, con un rigore di Higuain e poi a Torino alla penultima giornata (Higuain e Celljon gli autori delle due reti). Per il resto, a partire dal 13 febbraio ha rimediato ben 5 ko: con la Juventus, il Villarreal (in Europa League), l’Udinese, l’Inter e la Roma. E pure due pareggi: a Firenze (1-1) e a Pescara (2-2), alla prima giornata di questo campionato. Ecco, da dove deve ricominciare Sarri per far sognare Napoli: la squadra azzurra, che in casa è un carro armato (51 punti conquistati, il migliore cammino della serie A nello scorso campionato), lontano dal San Paolo si inceppa con maggior frequenza.

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Un Napoli bifronte nel rendimento, almeno per gran parte del girone di ritorno. Eppure, grazie anche al fatto che fino alla 25esima giornata di campionato, le sconfitte fuori dal fortino erano state appena due (con il Sassuolo e il Bologna), il Napoli di Sarri ha chiuso con il secondo rendimento esterno nella storia azzurra: 31 punti. Solo il primo Benitez, nel 2013/14 aveva fatto meglio con ben 35 punti (10 vinte, 5 pareggiate e 4 perse) mentre Mazzarri nel 2010/11 di punti ne aveva conquistati 30 (9 vittorie, 3 pareggi e 7 sconfitte). Tra due giorni il verdetto in una sfida delicata e insidiosa, e proprio per questo estremamente indicativa per capire quante possibilità hanno gli azzurri di invertire la rotta lontano da Napoli. D’altronde, il Napoli non può essere quello di Pescara e questo Sarri lo sa bene. In questa fase iniziale della stagione, quello che conta sono i tre punti. Sarri può anche accantonare l’imperativo dello spettacolo a ogni costo, nessuno glielo chiede: a Palermo va esibita l’essenzialità, dote precipua dei campioni, e allo spettacolo il Napoli ci pensi pure. Ma senza stress. E la stessa cosa faccia a Kiev: iniziare il cammino in Champions col piede giusto, sarebbe un buon viatico per il passaggio del turno.

Fonte: Il Mattino

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