C ‘è un perchè nel desiderio di Cavani di tornare a Napoli che già lo sogna di nuovo

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Le parole del presidente azzurro

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 “Cavani verrà al Napoli? È difficile, vi spiego perché”

Nemmeno la sua idiosincrasia per i media aveva mai suggerito ad Aurelio De Laurentiis di spingersi fino a tal punto, pubblicando on line un corposo comunicato in cui il numero uno azzurro si fa una domanda e si dà allo stesso tempo una risposta: raffreddando da una parte l’euforia dei tifosi per il possibile ritorno del Matador, ma senza smentire dall’altra l’esistenza di un concreto tentativo per riportare al San Paolo l’attaccante uruguaiano, a tre anni dalla sua cessione al Psg. «Enorme stima, con lui ci siamo divertiti tanto, ha segnato per noi 104 bellissimi gol». Eppure si erano lasciati malissimo. Li ha riavvicinati la cessione di Higuain alla Juve e una pazza idea coltivata per un mese da entrambi, durante le lunghe telefonate che li hanno portati alla riconciliazione totale: chissà se sufficiente per gettare le basi del clamoroso remake. Ieri in gol, ma Cavani non ha ricavato dall’avventura parigina quello che pregustava: parecchi soldi, certo, ma nemmeno l’ombra della gloria e del calore trovati a Napoli, dove sono oltretutto rimasti a vivere l’ex moglie Maria Soledad e i suoi due figli. È stata dunque la nostalgia a guidare le mosse del Matador, protagonista di una campagna mediatica che gli ha permesso di riprendersi in fretta il cuore dei tifosi azzurri. Prima il video di auguri per i 90 anni del club, mandato in onda il 1 agosto al San Paolo. Poi le dichiarazioni anti Higuain in tv. «Al suo posto non sarei mai andato alla Juve». De Laurentiis ha gradito e non si è tirato indietro, dando il suo contributo segreto alla riconciliazione con la città. Con in tasca i 90 milioni incassati per la cessione del Pipita anche al presidente è venuta voglia di tentare il grande colpo: mascherata peraltro con il bluff per Icardi. Già, perché non provarci? Perché “è difficile…” (parola di presidente) e la piazza non digerirebbe bene un altro smacco, dopo l’addio di Higuain. De Laurentiis ha tirato dritto per la sua strada, finora, mettendo le mani sulla meglio gioventù sul mercato. Zielinski, Rog, Diawara e soprattutto Milik, protagonista di un sontuoso debutto da titolare con la doppietta al Milan. «Abbiamo bisogno di giovani, e aggiungo pure Gabbiadini, in grado di crescere e consacrarsi con la nostra maglia. Siamo responsabili del futuro della squadra e non ci servono operazioni a effetto». Niente illusioni, insomma: anche perché il mercato chiude dopodomani e i margini per trasformare in realtà il sogno Cavani sono ristrettissimi, con il Psg che avrebbe bisogno a sua volta di trovare un sostituto per il Matador. Ma il Napoli ha speso solo una parte (circa 50 milioni) del tesoro per la cessione di Higuain e ne ha ancora nella sua cassaforte una quarantina, da sommare ai 25 offerti dall’Everton per Gabbiadini. Tornerà Cavani, allora? Difficile, ha scritto il presidente. Non impossibile. Stavolta, però, Adl non può darsi una risposta ed è costretto ad aspettarla dalla Francia, dove Le Parisien apre all’addio. Il Matador la sua scelta l’ha già fatta. Fonte: Marco Azzi (Repubblica)

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