Il Napoli delle doppiette, con quelle amnesie che preoccupano
Sei gol, colpi di scena, errori marchiani della difesa azzurra e prodezze di Donnarumma, il diciassettenne portiere rossonero originario di Castellammare, vanificate da attaccanti spietati. Mertens, preferito a Insigne, l’assoluto protagonista della serata. Sue le illuminazioni in occasione del primo e del terzo gol, poi il botta e risposta con il giovane Gigio. Milik, alla prima da titolare, ha conquistato il San Paolo in un quarto d’ora, con un gol un po’ fortuito e un altro realizzato con un imperioso stacco di testa. Ma c’è stato il rischio che tutto questo potesse essere vanificato perché l’approccio del Napoli al secondo tempo, a dispetto del 2-0, è stato negativo. Troppo leggeri gli azzurri dopo la doppietta di Milik. Avevano la partita con il Milan in mano e hanno rischiato di buttarla via, lasciando incomprensibili spazi agli avversari a causa di un calo di concentrazione, di un appannamento a cui Sarri – espulso dopo il 2-1 di Niang – ha posto rimedio inserendo a centrocampo Zielinski, più vivace di Allan. Era venuto improvvisamente meno l’equilibrio tattico, però il Napoli ha saputo riorganizzarsi nella fase difensiva e non rischiare più, anche perché gli avversari si sono trovati in doppia inferiorità numerica. In pieno recupero la seconda rete di Callejon, rocambolesca, dopo un fallo di mani di Romagnoli. A Pescara si era vista una squadra apatica per un tempo, capace di reagire allo 0-2 dopo l’ingresso di Mertens. È l’azzurro più tonico e incisivo. È piaciuto nel primo tempo Milik. Non era facile superare l’impatto con il San Paolo, con quel 99 sulle spalle, il doppio del numero di Higuain, che sarà stato pure un traditore ma rappresentava un indiscutibile capitale tecnico. Può migliorare il polacco, soprattutto sotto l’aspetto dei movimenti e della partecipazione al gioco. È possibile che dopo questa sua positiva prova da prima punta – in nazionale gioca anche da seconda – vengano sospese le trattative per altri attaccanti, anche se Gabbiadini insiste per andare via. L’acquisto di Milik è stato un colpo costoso (32 milioni) ma di qualità. E poi Arkadiusz ha la caratteristica che più piace a De Laurentiis: è giovane (classe 94), rappresenta presente e futuro della squadra. Fonte: Il Mattino